Il trapianto di rene a cuore non battente (NHBD) è una alternativa efficace per affrontare la carenza di organi, ma il rischio di mancata o ritardata ripresa della funzione renale è alto e la sopravvivenza del rene a lungo termine è peggiore. Le cellule mesenchimali stromali (MSC) hanno un effetto antiinfiammatorio e modulano la risposta immune. Esse iniettate in un modello sperimentale di trapianto di rene nel ratto migliorano la funzione renale e riducono il danno tissutale. Noi ipotizziamo che la perfusione dell'organo del donatore con MSC come parte della procedura con macchina di perfusione (HMP) può condizionare e proteggere il rene dal danno causato dalla ischemia riperfusione e rigetto.
Valutare gli effetti della perfusione del rene con MSC prima del trapianto
Ratti Fisher (F) erano donatori, ratti Lewis (L) erano riceventi e donatori di MSC. Dopo 20 minuti di ischemia veniva effettuata una nefrectomia bilaterale da F e i reni erano perfusi con liquido Belzer UW soluzione (S) (gruppo A) o S addizionato con MSC (gruppo B) per 4 ore. L’espressione di antigene nucleare di proliferazione cellulare (PCNA) era valutata mediante immunoistochimica. Inoltre erano valutati danno renale mediante score semiquantitativo (0-4) e Indice mitotico tubulare. Sul liquido di perfusione refluo era dosata malondialdeide (MDA).
MSC si riscontravano nei tubuli, nei glomeruli e nell’interstizio. Il numero delle cellule PCNA positive era maggiore in B rispetto A (p< 0.0001). Lo score di danno era significativamente più basso nei reni perfusi con il liquido addizionato con MSC (A: 3.4±1; B1.6±1.2, p< 0.0001). L’indice mitotico era più alto in B rispetto ad A (A:0.22± 0.14; B: 0.27 ±0.20,p< 0.005). MDA era significativamente inferiore nel liquido refluo di B che in A.
I risultati dimostrano che la perfusione del rene con MSC prima del trapianto fornisce una protezione dal danno ischemico