Lo sviluppo di fibrosi interstiziale è un processo patologico comune in varie nefropatie croniche ed è associato anche alla degenerazione cronica dell’organo trapiantato. Uno dei meccanismi che contribuisce in maniera consistente alla fibrosi è la transizione epitelio-mesenchimale (EMT) delle cellule tubulari in mio-fibroblasti. Nel trapianto renale ciò può essere causato da ischemia/ipossia assieme al danno da riperfusione. Recentemente abbiamo dimostrato che heparanase (HPSE) controlla la EMT indotta da FGF-2 e TGF-β.
Cellule HK-2 wt e silenziate per HPSE sono state sottoposte a ipossia (ossigeno <1%) per 24 ore e riossigenazione per altre 12. L’espressione genica di TGFβ, HPSE e di marcatori mesenchimali (α-SMA,VIM,FN ed MMP-9) è stata valutata mediante real-time PCR e western blot.
Le cellule wt dopo 24 ore di ipossia sono soggette ad EMT infatti acquisiscono un fenotipo allungato simil-mesenchimale. Diversamente le cellule HPSE-silenziate mantengono un fenotipo epiteliale sia dopo ipossia che riossigenazione. L’analisi di espressione genica mostra che le cellule wt sottoposte a ipossia-riossigenazione aumentano l’espressione dei marcatori α-SMA,VIM,FN ed MMP-9 mentre gli stessi non subiscono variazioni significative nelle cellule che HPSE-silenziate. L’ipossia/riossigenazione aumenta inoltre l’espressione di TGFβ (fattore di crescita pro-fibrogenico)solo nelle cellule wt e non in assenza di HPSE.
Questo studio dimostra che HPSE è attivamente coinvolta nei meccanismi che regolano lo sviluppo di fibrosi tubulo-interstiziale che insorgono nell’organo trapiantato e confermano che HPSE possa essere un target farmacologico per il controllo della fibrosi renale.