A partire dagli anni ‘80 le pazienti gravide positive al test sierologico di screening per Toxoplasma in IgG ed IgM vengono sottoposte a trattamento con spiramicina fino al parto, al fine di evitare la trasmissione verticale dell'infezione.
Descriviamo 2 casi di sindrome nefrosica (SN) in gravidanza in corso di trattamento per positività di IgM anti-Toxoplasma.
Caso Roma
Donna di 36 anni, giungeva alla nostra osservazione alla 30°settimana della terza gravidanza per riscontro di proteinuria all’esame urine (2+). Gli esami urine precedenti erano negativi. La PA era nella norma (90/60mmHg), e la funzione renale conservata. Dall’8°settimana in terapia con spiramicina per positività delle IgM anti-Toxoplasma. Gli esami successivi confermavano la SN con proteinuria fino a 8g/24h; gli esami immunologici risultavano negativi. Alla 36°settimana parto spontaneo con nato vivo (2600g), senza segni di toxoplasmosi congenita. Tre mesi dopo, proteinuria assente.
Caso Brescia
Donna di 27 anni con dimostrata siero-conversione per toxoplasmosi sintomatica tra -2 e +1 mese dall'ultima mestruazione. Alla 26°settimana della prima gravidanza riscontro di SN (proteinuria 8g/24h). Esame urine precedente (18°settimana) negativo. Funzione renale e PA nella norma. Dalla 4°settimana terapia con spiramicina. Alla 36°+4 settimana induzione del parto. Feto nato vivo (2300g), con iniziale distress respiratorio ma in assenza di toxoplasmosi congenita. Dopo una settimana dal parto eseguita biopsia renale con diagnosi di glomerulopatia membranosa (GNM) e 3 mesi dopo proteinuria assente.
Infezione peri-concezionale da Toxoplasma e trattamento con spiramicina per tutta la gravidanza interessano lo 0.5% di tutte le gravidanze. I casi riportati rappresentano un’evenienza mai descritta finora. Il quadro istologico di GNM è a favore di un meccanismo etio-patogenetico di tipo immunitario in cui fattori potenzialmente immunogenici (infezione e spiramicina) potrebbero avere avuto un ruolo centrale. L'insorgenza tardiva rispetto all'esordio dell’infezione, la risoluzione spontanea e definitiva dopo sospensione del farmaco sarebbero a favore del ruolo della spiramicina.