AKI si manifesta in oltre il 50 % dei casi di MM ed è fattore indipendente di rischio di morbidita’ e ridotta sopravvivenza rene/paziente. Prioritario è, quindi, identificare marcatori clinici ed istologici predittivi di AKI. La biopsia renale (BR) “early”, non solo definisce il pattern istologico, ma fornisce indicazioni prognostiche e guida all’intervento terapeutico piu’ adeguato.
Nel periodo 2010-2014, venivano selezionati 24 pazienti con diagnosi di MM de-novo e AKI-associata (classificazione KDIGO 2012). Tutti i pazienti eseguivano, oltre alle indagini ematologiche, proteinuria 24 ore, elettroforesi proteine urinarie, %UAE, clearances tubulari. In 18/24 pazienti abbiamo eseguitola BR (no in 5 pazienti per motivi clinici; in 1 il campione non era diagnostico). Per MO si allestivano colorazioni con ematossilina-eosina, Masson, PAS, AFOG; per IF si utilizzava il panel completo di anticorpi. In 14 casi si procedeva alla ME.
Caratteristiche cliniche dei pazienti in Tab1. In 18 pazienti la BR era diagnostica. Myeloma Cast Nephropathy era il quadro istologico in 14 pazienti (77.7%), Fanconi Syndrome in 3, Necrosi Tubulare Acuta in 1. Light chain deposition disease era la lesione MM-relata in 3 casi. Le lesioni non-MM-relate erano : 8 NTA, 2 NAS, 1 nefropatia diabetica. All'IF 7 casi presentavano monoclonalita' per FLC k, 4 per FLC lambda, 4 policlonalita' FLC. Nei casi con diagnosi clinica di FS e tubulopatia acuta l'IF era negativa ed in 1 caso la ME evidenziava pre-cristalli a livello dei tubuli prossimali.
Nonostante il quadro istologico piu' comune nei pazienti con MM e AKI sia MCN, lo spettro delle lesioni renali secondarie a MM è molto piu’ eterogeneo di quanto atteso. La negativita’ dell’IF non esclude la tubulopatia da FLC. Bassa escrezione di albumina, elevata percentuale di infiltrazione midollare e elevata FLC k urinaria sembrano essere possibili predittori clinici di MCN.