L’ateromasia polidistrettuale è comune nei pazienti in trattamento emodialitico ma il coinvolgimento del circolo mesenterico è poco considerato quale possibile sede di ischemia.
Donna di 78 anni, ipertesa, in emodialisi da anni per glomerulonefrite cronica, lamentava dispepsia ed epigastalgie attribuite a terapia con FANS per poliartrosi. Il dolore epigastrico diventava sempre più frequente, si presentava anche durante dialisi e limitava una regolare alimentazione con calo ponderale di 6 Kg in 6 mesi, talora si associava a scariche diarroiche. Spesso si irradiava posteriormente o in sede precordiale associandosi a sintomatologia vagale con ECG ed esami bioumorali nella norma. L’Rx diretta addome mostrava estese calcificazioni dell’ aorta addominale e dei vasi iliaci mentre l’EGDS evidenziava ernia iatale. L’evoluzione della sintomatologia assumeva le caratteriste dell’angina abdominis con riscontro all' eco-Doppler dell'arteria mesenterica superiore, di una VPS > 250 cm/s, significativa per stenosi del 70%. L’angio-TC addome evidenziava diffuse calcificazioni, riduzione del calibro ostiale del tripode celiaco e in particolare delle arterie mesenteriche superiore ed inferiore; circolo collaterale di Riolano con il ramo della mesenterica inferiore.
La paziente viene sottoposta ad angioplastica + stent della mesenterica superiore con regressione della sintomatologia e ripresa di regolare alimentazione. Dopo 3 mesi, per ristenosi intrastent all’origine dell’arteria mesenterica e stenosi subocclusiva della stessa arteria più a valle veniva eseguita nuova PTA + stent con temporanea regressione dei sintomi .
Il caso descritto rappresenta un’ ulteriore complicanza della polivasculopatia dei pazienti emodializzati. Sintomi gastrointestinali sono attribuiti a generiche gastriti o allo stato uremico e la malnutrizione viene attribuita alla terapia emodialitica. Tuttavia una perdita di peso non correlata con la sola sintomatologia uremica potrebbe originare da una patologia ischemia del circolo mesenterico.La sintomatologia ischemica del circolo mesenterico non dipende dall’ entità della stenosi ma dal numero dei vasi interessati e dalla presenza o meno di adeguati circoli collaterali