Evidenze recenti suggeriscono che l’aumento di alcuni parametri emodinamici ottenuti mediante eco-color-doppler delle arterie renali, soprattutto l’Indice di Resistenza Intrarenale (RI), si può associare con alterazioni vascolari sistemiche in diverse tipologie di pazienti. Poco indagata risulta tale associazione in soggetti con connettiviti, come il Lupus Eritematoso Sistemico (LES), che è caratterizzato da una elevata e precoce incidenza di complicanze cardiovascolari su base aterosclerotica.
Scopo del nostro studio è stato quello di valutare le relazioni tra la rigidità arteriosa, determinata mediante misurazione della pulse wave velocity aortica (aPWV) ed lo RI e tra quest’ultimo e l’aterosclerosi carotidea, valutata ultrasonograficamente, in pazienti con LES.
Sono stati arruolati 39 soggetti (35 donne e 4 uomini) con età media di 39 anni.Tutti sono stati sottoposti a misurazione con metodo oscillometrico della PWV (mediante Arteriograph) e ad eco-color-Doppler dei distretti carotideo e renale.
Sono state rilevate correlazioni statisticamente significative di RI con aPWV (r: 0.44; p=0.006) e IMT carotideo (r: 0.46; p=0.003). La prima relazione è rimasta significativa (p = 0.01) anche dopo correzione per età, pressione arteriosa media e valore di filtrato glomerulare. 12 pazienti hanno mostrato valori di aPWV > 10 m/sec (cut-off che identifica i soggetti a più elevato rischio cardiovascolare). In tale gruppo i livelli di RI sono risultati maggiori (0.63 ± 0.05) rispetto a quelli dei soggetti con aPWV < 10 m/sec (0.60 ± 0.04; p = 0.04).
I nostri risultati sembrano suggerire che, come precedentemente dimostrato in altre subset clinici, l’indice di resistenza intrarenale può essere considerato, anche nei soggetti con LES, una spia di alterazioni vascolari sistemiche e pertanto, verosimilmente anche un predittore di rischio cardiovascolare.