La "Narrative Based Medicine" è stata definita una “una metodologia di intervento clinico-assistenziale che considera la narrazione come uno strumento fondamentale di acquisizione e comprensione della pluralità di prospettive che intervengono nell’evento-malattia, finalizzata a un’adeguata rilevazione della storia della malattia che, mediante la costruzione condivisa di una possibile trama alternativa, consenta la definizione di un percorso di cura efficace, appropriato e condiviso (storia di cura).”(1° Linee di indirizzo - Consensus Conference 2014 ISS-CNMR - Premio Award 2015)Un approccio di tipo Narrativo può migliorare i risultati di un ambulatorio nefrologico così come dimostrato in altre malattie cronico-degenerative o rare in epoca relativamente recente?Questi risultati possono aggiungersi sinergicamente a quelli già evidenziati da precedenti segnalazioni riguardanti la necessità di una buona organizzazione dell'Ambulatorio per la gestione della Malattia Renale Cronica in fase avanzata ("Predialisi")?
È possibile andare oltre l'interrogativo presente nel romanzo di Tolstoj “La morte di Ivan Il'iĉ"?:
"Rene mobile, Catarro cronico o Affezione dell’intestino cieco?"
Nel 2007 sono state raccolte le storie di n°10 pazienti con IRC stadio 4°-5° in terapia conservativa o sostitutiva mediante dialisi o trapianto (fig. 1).Nella elaborazione si è rilevato il vissuto del malato cronico con i consueti aspetti di negazione, rabbia, tristezza, patteggiamento, speranza ecc.(fig. 2). Si è esteso a tutti i pazienti nefropatici con particolare attenzione a quelli dell'ambulatorio di "Predialisi" un approccio narrativo almeno in alcuni momenti particolari e contenuti in un percorso comunicativo di informazione-consenso già predefinito:1) possibile futura dialisi 2) certezza di un prossimo trattamento dialitico.
Sono state organizzate attività formative che hanno compreso Medical Humanities con la lettura di testi o la visione di filmati (fig. 3-4).
È possibile raggiungere migliori risultati assistenziali ed un contenimento dei costi quando la gestione della CKD comprende anche la raccolta del vissuto di malattia (Illness) e della sua percezione nell’ambito sociale (Sickness) attraverso una comunicazione "empatica, non direttiva" (Rogers, C. - 1968 - La terapia centrata sul cliente ) effettuata con competenze narrative "assorbendo, interpretando e rispondendo alle storie di malattia (renale)" (Charon, R. - 2001- Narrative Medicine. A model for empathy, reflection, profession and trust), cercando di cogliere i fenomeni (biologici) anche oltre la loro apparenza e la semplice oggettività degli stessi.
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