La peritonite batterica è frequente complicanza della dialisi peritoneale che può portare a drop out della tecnica; è dovuta principalmente a fattori infettivi locali quali contaminazione correlata al catetere o enterica, più raramente a batteriemia. E' stata descritta una peritonite pneumococcica in relazione a infezione polmonare o del tratto genitale femminile.
Paziente di 71 anni in dialisi peritoneale da un anno in attesa di trapianto di rene, giungeva all' osservazione per febbre e dolore addominale insorti da poche ore. All'esame obiettivo presentava febbre (38°C), tachicardia (100 bpm), tachipnea (30 atti al minuto), pressione arteriosa 110/70 mmHg. dolorabilità addominale con segno di Blumberg positivo. Non c'erano secrezione né eritema all'exit site. Il liquido peritoneale era torbido con 6150 leucociti/mmc. Gli indici di flogosi erano aumentati. La radiografia addominale era negativa. La paziente veniva trattata con gentamicina e vancomicina intraperitoneale e imipenem endovena.
L'indomani erano presenti segni di shock settico per cui la paziente veniva intubata e trasferita in terapia intensiva dove iniziava CRRT. La radiografia del torace mostrava un addensamento basale a sinistra. Dal liquido peritoneale, dal sangue e dal broncoaspirato veniva isolato uno Streptococco pneumoniae. Veniva avviato trattamento con ampicillina intraperitoneale, vancomicina ed imipenem endovena.
Il quadro clinico migliorava progressivamente, dopo 8 giorni si otteneva negativizzazione delle colture del liquido peritoneale. La paziente veniva ritrasferita in nefrologia e veniva dimessa mantenendo il trattamento di dialisi peritoneale.
Le emocolture sono raramente positive in corso di peritonite in dialisi peritoneale. Il caso in questione è verosimilmente stato causato da diffusione ematogena di Pneumococco, indicato dalla presenza di polmonite.
Grazie al trattamento antibiotico adeguato è stato possibile risolvere la complicanza mantenendo la metodica dialitica in uso.