Una migliore sopravvivenza in HDF sembra favorita da un elevato volume convettivo (>23 L/seduta), target tuttavia non facilmente raggiungibile in un certo numero di pazienti "critici" (accesso vascolare non ottimale, eccessiva emoconcentrazione, ecc.)IN Mixed HDF l'infusione simultanea in pre- e post-diluizione modulata per mantenere le migliori condizioni reologiche e di permeabilità di membrana può ottenere elevati volumi e rimozioni convettive anche nei pazienti critici.
I risultati dell'applicazione della Mixed HDF in 202 pazienti di 21 Centri con un follow-up medio di 2 anni sono qui presentati. L'efficienza della tecnica è stata valutata per i soluti di basso PM (urea Kt/V), fosforo (P), e per le medie molecole (livello e reduction ratio di beta2-microglobulina β2-M RR).
RISULTATI: 288 pazienti sono stati trattati in Mixed HDF per almeno 3 mesi. 202 pazienti, età media62.8±13.3 anni, erano in trattamento ad aprile 2015 con un follow-up medio di 24,2±16,9 mesi (mediana 23). 13 pazienti erano portatori di CVC. I dati medi delle sessioni di Aprile 2015 in tutti I pazienti e separatamente nel gruppo di pazienti con CVC sono in tabella:
Htc %
QB Eff ml/min
Conv. Vol. L.
Urea Kt/V
P. mg/dl
β2-M pre-HD mg/L
β2-M post-HD mg/L
β2-M RR %
N.=202 (all)
35.4±4.1
396±31
39.4±4.7
1.96±0.39
4.2±1.1
25.1±5.9
4.3±1.4
82.5±4.9
N.=13 (CVC)
34.9±3.0
351±25
34.5±3.6
1.93±0.31
4.1±1.1
26.0±6.8
5.2±1.6
79.9±4.3
La Mixed HDF è risultata essere una tecnica estremamente efficient nella rimozione di soluti uremici di basso e medio peso molecolare. L’adattamento dei flussi infusionali in pre- e post-diluizione, modulato secondo le condizioni operative e i parametri paziente consente di ottenere alti volumi convettivi in tutti i pazienti e di estendere la tecnica convettiva anche a quelli in cui l’HDF in post-diluizione è di difficile attuazione.