Il biofilm è composto da una comunità di micro-organismi, che aderiscono praticamente a qualsiasi superficie. In questo lavoro si è valutato l’effetto di due differenti modalità di sanitizzazione, fisica (disincrostazione con acido citrico, 70°C) e chimica (disinfezione con Oxagal), sulla riduzione della concentrazione batterica e endotossinica in un monitor di emodialisi (FLEXYA)
Il circuito idraulico di FLEXYA è stato volutamente contaminato seguendo due differenti protocolli di contaminazione, utilizzando una sospensione di Pseudomonas aeruginosa (circa 108CFU/ml) opportunamente preparata.
Protocollo A – La sospensione batterica è stata fatta ricircolare, all’interno del circuito idraulico, per 1 ora, e subito dopo il monitor è stato lavato e disinfettato tramite le due differenti modalità previste
Protocollo B – La sospensione batterica stata fatta ricircolare per 1 ora e quindi lasciata in stazionamento per 72 ore nel circuito idraulico del monitor. Il monitor è stato poi lavato e disinfettato tramite le due differenti modalità previste
Si è deciso di utilizzare in combinazione le due modalità di sanitizzazione previste dal monitor FLEXYA: disincrostazione a caldo con acido citrico seguita da disinfezione con Oxagal in stazionamento per 60 ore.
La carica batterica, inizialmente pari a 108CFU/ml, veniva efficacemente abbattuta, come mostrato in tabella 1.
L’utilizzo in sequenza delle due modalità di disincrostazione/disinfezione, permette un’eccellente sanitizzazione del monitor da dialisi per entrambi i protocolli di inquinamento, ovvero anche in condizioni di contaminazione prolungata (72 ore) e/o in presenza di biofilm.
Questo risultato dimostra, come le modalità di disinfezione/disincrostazione attualmente implementate su FLEXYA, sono in grado di sanitizzare il circuito idraulico anche in situazioni di contaminazione batterica grave, nel pieno rispetto delle normative vigenti.