L’attivazione di un programma di Emodialisi Extracorporea Domiciliare (HHD) richiede un percorso strutturato che ne identifichi i requisiti tecnologici, organizzativi ed assistenziali (Figura 1). Ciò al fine di garantirne il successo e la sostenibilità economica in linea con le normative che istituiscono l’HHD in Campania ed in altre regioni italiane.
Il percorso realizzato esplicita: (a) criteri di eleggibilità e di idoneità del paziente e del caregiver, (b) analisi della letteratura sull’HHD e razionale della scelta della più moderna tecnologia, (c) informazione del paziente/caregiver e consenso, (d) modalità di copertura assistenziale e di accesso al ricovero, (e) idoneità dei locali adibiti all’ HHD, (f) analisi dei costi, (g) approvvigionamento dei materiali, smaltimento e tracciabilità dei rifiuti, (h) programma di formazione del paziente/caregiver, (i) avvio al trattamento domiciliare, (l) follow-up clinico/teleassistenza.
Da Agosto 2014 a Marzo 2015 sono stati avviati alla Short Daily Home Hemodialysis (4-6 sedute/settimana di circa 2,5 ore con il sistema portatile NxStage System One) due pazienti .
L’applicazione del percorso descritto ha permesso di attuare con successo il programma di HHD poiché ha consentito di definirne a priori l’iter assistenziale e di analizzarne i rischi. La sicurezza rappresenta la problematica principale in un programma di HHD ed il risk management diviene una modalità per promuovere il governo clinico in HHD. Infatti il percorso, quale strumento tecnico-gestionale, identifica le possibili criticità nell’assistenza del paziente, garantisce la riproducibilità delle azioni, previene e riduce gli eventi avversi.
Il programma ha permesso di: (1) far praticare ai pazienti una terapia dialitica “adeguata” in assenza di complicanze; (2) ottenere benefici clinici addizionali rispetto all' emodialisi standard; (3) migliorare la qualità della vita dei pazienti; (4) abbattere i costi sanitari della terapia emodialitica. Pertanto l’HHD rappresenta un’ulteriore valida opzione terapeutica nell’ ambito del trattamento domiciliare dell’insufficienza renale cronica.