Contratto di ricerca tra Eltek SpA e Azienda Ospedaliera di Alessandria.
L’accidentale dislocamento dell’ago venoso o venous needle dislodgement (VND) è ancor oggi uno dei più gravi incidenti che possono verificarsi durante il trattamento emodialitico (1-2-3), potenzialmente in grado di indurre emorragie catastrofiche (1/3 dei casi) e conseguenze anche fatali (decesso in pochi minuti per shock emorragico) qualora l’evento non sia immediatamente rilevato e non si provveda al tempestivo arresto della pompa sangue del circuito extracorporeo.
Seppur infrequente (incidenza stimata di un episodio ogni 20.000 - 40.000 trattamenti dialitici), ogni anno nel mondo sarebbero dunque ancora centinaia i decessi a esso attribuibili (4-5-6-7-8-9).
Nel 2008 l’EDTNA-ERCA (10-11), rimarcandone la pericolosità, ha diffuso 12 raccomandazioni pratiche per la prevenzione del VND da parte del personale addetto alla gestione dei trattamenti dialitici:
10. il limite inferiore di allarme della pressione venosa va collocato più vicino possibile alla pressione venosa reale;
11. tutti devono essere a conoscenza del fatto che l’allarme della pressione venosa spesso non suona in caso di VND;
12. una protezione aggiuntiva può essere fornita da dispositivi specifici per la rilevazione delle perdite ematiche.
Sono state individuate alcune categorie di pazienti che hanno un aumentato rischio di incorrere in episodi di VND (12):
La capacità d’identificazione del VND rimane un limite delle moderne apparecchiature per emodialisi, dotate soltanto di sistemi di monitoraggio delle variazioni della pressione venosa insufficienti a perseguire il suddetto scopo (3-4-8-13); solo la dialisi con monoago, per attivazione dell’allarme per l’aria, è potenzialmente in grado di rilevare il VND.
Nel corso degli ultimi anni diversi studi hanno sottolineato l’esigenza di giungere alla messa punto di sistemi o dispositivi specifici per la rilevazione del VND (1-3-10-14), ma, per svariate ragioni, nessuno di quelli che l’industria ha sinora tentato di realizzare (15-16-6-17-18) è risultato sufficientemente pratico e scevro da inconvenienti da entrare nell’uso corrente.
Il dispositivo “VND100 Sensor System®” (figura 1), da noi messo a punto, è un nuovo sensore per la pronta rilevazione del sanguinamento in sede d’infissione dell’ago per dialisi (A). Esso è composto da un patch monouso (P), costituito da un cerotto fissante l’ago al braccio del paziente, dotato di alloggiamento per un microsensore (S); tale microsensore è sensibile alla variazione della luce riflessa che si manifesta quando perdite ematiche impregnano la base dell'alloggiamento e, tramite un cavo elettrico riutilizzabile, è collegato a una centralina elettronica (M) deputata ad emettere un segnale di allarme visivo e acustico qualora attivata. L’alimentazione di quest’ultima può avvenire per mezzo di un alimentatore di rete (R) o mediante batteria ricaricabile incorporata.
Il dispositivo è stato preliminarmente impiegato nei centri dialisi di Alessandria e Aosta, in 44 pazienti, 34 maschi e 10 femmine, di età media 67.7 anni, per complessive 192 sedute dialitiche, 42 delle quali (21.9%) notturne.
Maneggevole e di facile utilizzo per gli infermieri, esso non è risultato essere d’alcun impaccio per i pazienti che, anzi, ne hanno apprezzato la finalità di accrescere il livello di sicurezza della seduta dialitica.
Nel corso dello studio non si è verificato alcun inconveniente di funzionamento, mentre tre episodi occorsi di modesto e parziale VND, con lieve stravaso emorragico, sono stati immediatamente riconosciuti e segnalati.
In conclusione, il nuovo dispositivo si è dimostrato efficace per la precoce rilevazione del VND in corso di emodialisi; esso permette di accrescere il livello di sicurezza delle sedute dialitiche di tutti i pazienti, ma in special modo di quelli a più significativo rischio per VND.
Ulteriori conferme si attendono da un suo utilizzo su casistiche più numerose.
Positivi sviluppi potrebbero infine derivare da un suo futuro eventuale diretto incorporamento nelle apparecchiature dialitiche, finalizzato ad ottenere, contestualmente all’attivazione dell’allarme, anche il blocco automatico della pompa sangue.
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