Uomo di 45 anni, caucasico, affetto da APKD. Emodialisi dal 1996 al 1999. Trapiantato nel 1999 da donatore cadavere. Nel 2011 rigetto acuto umorale trattato con plasma-exchange e Rituximab; da allora creatinina stabile su 2.5 mg/dL. Terapia attuale: Ciclosporina, Mofetil Mycofenolato, Prednisone (non supplementi di calcio, vitamina D).
Si ricovera nell’estate 2014 per febbre e dispnea. Creatinina 3.5 mg/dl, PCR 47 mg/l, calcemia 13.3 mg/dl. EGA nei limiti. All’Rx-torace emerge polmonite basale destra per cui inizia terapia antibiotica empirica e viene ridotta la terapia immunosoppressiva. Per il peggioramento del quadro respiratorio esegue TC torace che evidenzia: “comparsa di diffuse e parzialmente confluenti aree a vetro smerigliato associate a lesioni addensative bilaterali in sede basali suggestive per polmonite virale o da Pneumocystis Jirovecii (PJ)."
La ricerca dello PJ sul broncoaspirato risulta negativa; al contrario l’amplificazione genica (PCR) sul broncoaspirato conferma la diagnosi. Inizia quindi terapia con Trimetoprim-Sulfametoxazolo, sospende terapia immunosoppressiva, eccetto lo steroide. Per ulteriore peggioramento del quadro respiratorio il paziente viene trasferito in Pneumologia dove è sottoposto a supporto ventilatorio non invasivo.Nei giorni seguenti il paziente migliora e viene nuovamente trasferito presso il nostro Reparto. Per il persistere dell’ipercalcemia effettua il dosaggio del PTH (nella norma), dell’ACE (nella norma) e del 25 idrossicolecalciferolo (basso). Effettua anche PET che esclude lesioni osteolitiche. Viene somministrato Bifosfonato, con scarsa risposta sulla calcemia che si normalizza solo dopo risoluzione del quadro infettivo.
Pensiamo che l’ipercalcemia possa essere stata determinata dall’infezione da P.J., come descritto in letteratura. L’ipercalcemia in questi casi si associa infatti a bassi livelli di PTH, bassi o normali livelli di 25-OH vitamina D ed elevati livelli di 1-25-OH vitamina D (non dosata nel nostro Centro). Il caso clinico descritto è peculiare anche perché l’infezione da P.J. è un’evenienza che si osserva in genere entro i primi mesi dopo il trapianto.