L’obesità è un fattore di rischio per lo sviluppo di eventi cardiovascolari sia nella popolazione generale che nei pazienti con malattia renale.La SM pare associata ad un maggior numero di eventi cardiovascolari nei pazienti con trapianto renale. Scopo di questo studio è stato quello di valutare la frequenza di eventi clinici maggiori durante un follow-up (FU) di 63±31 mesi, confrontando l’impatto di BMI e SM sull’outcome.
Durante il FU sono stati registrati 53 eventi clinici maggiori in 43 pazienti (1 paziente perso nel FU), 16 decessi (15.1%), 9 infarti del miocardio e/o rivascolarizzazioni coronariche (8.4%), 6 stroke (5.7%), 3 presentazioni cliniche correlate alla vascolopatia periferica (2.8%) e 19 rientri in dialisi (17.9%). E’ stato creato un modello di Cox in cui età, storia di eventi cardiovascolari, SM, BMI, funzione renale e durata della terapia dialitica pre-trapianto erano le variabili indipendenti, mentre la variabile dipendente era costituita dalla combinazione degli outcome negativi.
Il 67% dei pazienti era di sesso maschile, l’età media 55±11 anni, il 6.6% erano diabetici, il 15.1% avevano storia di eventi cardiovascolari, il 34% SM. BMI 25.2±3.5 kg/m2, GFR (MDRD) 47.6±18.2 ml/min/1.73m2. I 43 pazienti con outcome negativo (40.6%) erano più anziani, avevano una funzione renale peggiore, una durata della dialisi pre-trapianto più lunga ed un BMI più elevato. Il modello di Cox ha evidenziato che la durata della dialisi pre-trapianto (HR1.014,p=0.01), la storia di eventi cardiovascolari (HR2.801,p=0.007), il BMI (HR1.099,p=0.034) e il GFR (HR0.970,p=0.02) erano indipendentemente associati agli outcome negativi; al contrario l’età e la presenza di SM non si associavano ad essi.
Nella nostra casistica, nonostante sia limitata e confermi che funzione renale ed anamnesi sono importanti nel predire l’evoluzione clinica del paziente con trapianto renale, il BMI sembra avere un impatto clinico maggiore rispetto alla SM nel determinare lo sviluppo di eventi clinici maggiori