Le neoplasie rappresentano la terza causa di morte nei riceventi di trapianto renale e la loro incidenza è in aumento. Sebbene il ruolo del sistema immune sia noto, i meccanismi di escape tumorale restano un problema irrisolto. Scopo dello studio è stato di valutare le alterazioni dei profili di espressione genica nei pazienti trapiantati che hanno sviluppato neoplasie post-trapianto (NPTx), rispetto ai trapiantati senza neoplasie (Tx-controllo).
I profili di espressione genica sono stati valutati mediante microarray (Agilent Technologies) nei linfomonociti periferici di 8 pazienti NPTx (sede della neoplasia: 2 rene nativo, 2 rene trapiantato, 3 prostata, 1 vescica) e 8 Tx-controllo, sovrapponibili per le principali caratteristiche cliniche/demografiche e tutti in terapia immunosoppressiva con inibitori della calcineurina, micofenolato mofetile, steroidi. I risultati sono stati analizzati statisticamente e funzionalmente (IPA software) e validati mediante qPCR.
4363 geni risultavano differentemente espressi tra NPTx e Tx-controllo. Uno dei geni maggiormente down-regolati era l’interleuchina (IL)-27 (fold-change (FC):-10,88), prodotta dalle cellule presentanti l’antigene, che regola l’immunità anti-tumorale contribuendo allo sviluppo delle cellule NK e dei linfociti T citotossici tumore-specifici. La qPCR confermava una significativa riduzione dell’IL-27 nei pazienti NPTx rispetto ai Tx-controllo (FC=-0,5; p<0,05). Poichè i pazienti in trattamento con inibitori di mTOR hanno una ridotta incidenza di NPTx, abbiamo valutato l’espressione dell’IL-27 in un gruppo di pazienti in trattamento con rapamicina (n=8) e in un gruppo di riceventi in terapia con inibitori della calcineurina (n=8). I pazienti in trattamento con rapamicina, presentavano livelli di espressione dell’IL-27 significativamente più alti dei riceventi in terapia con inibitori della calcineurina (FC=+3,1; p=0,009).
Questi risultati sottolineano l’importanza della modulazione del sistema immune nell’insorgenza delle neoplasie e il ruolo della terapia immunosoppressiva nella regolazione di questi meccanismi. Inoltre, i nostri dati suggeriscono che l’IL-27 potrebbe rappresentare un utile biomarcatore per stratificare il rischio neoplastico nei pazienti con trapianto renale.