La complicanza cardio-cerebrovascolare (CCV) rappresenta la causa principale di mortalità dopo trapianto di rene (tx). Il costante incremento dell’età anagrafica dei pazienti che accedono al tx potrebbe aggravare ulteriormente questa problematica.
Confrontare la probabilità di malattia CCV maggiore post-tx in due successivi decenni di attività: 1993-2003 (gA) vs 2004-2013 (gB), ed i fattori di rischio ad essa associati. Studio retrospettivo, monocentrico. Sono stati considerati fattori di rischio tradizionali al trapianto e dopo 12 mesi.
Pazienti trapiantati: 540 (gA) e 483 (gB), mesi osservazione 140±72(gA) e 65±36(gB). I pazienti gB vs gA: al trapianto: più anziani, più diabetici, più coronaropatici, più ipertesi, più fumatori (p<0.001); dopo tx: minore incidenza di DGF e di Rigetto Acuto (p<0.001); a 12 mesi: maggiore incidenza di diabete de novo ed ipertensione arteriosa, in terapia con meno steroide, più Tacrolimus, più I-mTOR e più MMF (p<0,001). Probabilità di eventi cardio-cerebrovascolari a 5 anni, sovrapponibile in gA e gB (20,5%; p=0,634). Fattori di rischio indipendenti: diabete pre-tx (+2,47; p=0,006), eventi CCV pre tx (+1,5; p=0,05); età anagrafica al tx (+1,07; p<0,0001). Nessun effetto dei parametri associati al post trapianto. Considerando solo i pazienti con precedenti eventi CCV al tx, minore probabilità di malattia nel gB (p<0.02)
I pazienti che oggi accedono al tx hanno, rispetto al passato: più fattori di rischio CCV, stessa probabilità di malattia CCV, minore probabilità di malattia in coloro con eventi CCV pre-tx Solo i fattori di rischio già presenti al tx hanno inciso sulla comparsa degli eventi CCV dopo tx. Questo conferma l’importanza della selezione dei pazienti pre-tx.