Stimare il rischio di infezione da Citomegalovirus(CMV) nel primo anno post trapianto di rene potrebbe essere utile per identificare i pazienti da sottoporre a terapia antivirale utilizzando una strategia preemptive.
Abbiamo utilizzato la metodica IFN-ɣElispot per verificare se il monitoraggio delle cellule-T anti CMV specifiche,dirette contro gli antigeni virali pp65 e IE-1, possa predire la comparsa di viremia entro il primo anno,nei pazienti trapiantati di rene(KTR).
Abbiamo arruolato 40 KTR senza profilassi anti CMV ed aderenti ad una strategia preemptive. 24 KTR(60%) presentarono una infezione da CMV entro 120 giorni dal trapianto. I KTR non viremici presentavano più alti valori di cellule-T anti-pp65 ed IE-1 specifiche nei primi 90 giorni dal trapianto (Figura 1). Alla regressione logistica le cellule-T anti-pp65 ed IE-1 specifiche ed il eGFR misurati a 30 giorni dal trapianto risultavano significativamente associate alla comparsa di infezione da CMV. Cutoff di 15 SFCs/200000PBMCs per le cellule-T anti-IE-1 specifiche, 40 SFCs/200000PBMCs per quelle anti pp65 e 46.6 ml/min/1.73m2 per il eGFR predicevano il rischio di comparsa di CMV viremia con alta sensibilità e specificità (AUC>0.75) (Figura 2). Utilizzando gli alberi decisionali abbiamo identificato ad alto rischio di infezione da CMV, sia i KTR che presentavano cellule-T anti-pp65<42 SFCs/200000PBMCs e eGFR<62 ml/min/1.73m2 sia cellule-T anti-pp65≥42 e cellule-T anti- IE-1<6.5 SFCs/200000PBMCs (Figura 3).
Il monitoraggio della risposta immunitaria T anti CMV specifica ed il eGFR nel primo mese post trapianto di rene identificano i KTR ad alto rischio di infezione da CMV e ciò, accanto al monitoraggio della viremia, potrebbe migliorare la strategia preemptive.
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