Pirfenidone è una piccola molecola attiva per os usata nel trattamento della fibrosi polmonare idiopatica; agisce attraverso un effetto anti-fibrotico (inibizione di TGF-β), possiede anche proprietà anti-ossidanti e anti-infiammatorie. Riduce la progressione della fibrosi renale in diversi modelli animali, e diminuisce la perdita di GFR nella nefropatia diabetica e nella sclerosi focale e segmentale nell’uomo. Abbiamo valutato l’effetto della somministrazione profilattica di Pirfenidone sul danno renale acuto secondario a ischemia renale bilaterale.
Tre gruppi di topi Wistar: 1) chirurgia sham (S) 2) topi sottoposti a 20 min di ischemia renale bilaterale e 24-h di riperfusione (I/R) e, 3) topi trattati per 24-h con Pirfenidone (700 mg/kg) prima dell’ischemia renale bilaterale (I/R+PFN). 24-h dopo la chirurgia sono stati misurati: creatinina sierica, clearance della creatinina (CrC), proteinuria; livelli urinari di HSP72 (UHSP72V), nitrati e nitriti (UNO2/NO3V); pressione arteriosa media (MAP) e flusso plasmatico renale (RBF). Il danno tubulare (DT) è stato valutato contando il numero di cilindri e il numero di tubuli danneggiati per campo.
I/R ha mostrato una riduzione della CrCl (I/R 0.22±0.04 vs S 0.36±0.06 ml/min/100g weight; p<0.05), output urinario (I/R 20±9.5 vs S 32.7±19.3 ml/day; p<0.05), RBF (I/R 1.08±0.37 vs S 1.53±0.17 ml/min/100g weight; p<0.05), esteso DT e significativo aumento di UHSP72V (western blot), diminuzione della produzione di NO misurata con UNO2/NO3V (I/R 3.1 ±1.3 vs S 5.4±2.5 μmol/24-h). I/R+PFN ha mostrato normalizzazione di CrCl (I/R+PFN 0.33±0.04 vs I/R 0.22±0.04 ml/min/100g weight; p<0.05), output urinario (I/R+PFN 47.5±5.7 vs I/R 20±9.5 ml/day; p<0.05), RBF (I/R+PFN 1.51±0.15 vs I/R 1.08±0.37 ml/min/100g weight; p<0.05); UHSP72V sono risultati non dosabili, e il DT significativamente ridotto; UNO2/NO3V sono risultati ricostituiti (I/R+PFN 7.05±0.78 vs I/R 3.1±1.3 μmol/24-h; p<0.05).
pre-trattamento con Pirfenidone può prevenire il danno renale acuto dovuto all’ischemia renale bilaterale nel topo. Uno dei meccanismi responsabili sembra essere la ricostituzione della produzione di NO.