La sindorme Epato-Renale (HRS) è definita come alterazione della funzione renale in corso di insufficienza epatica. Le conoscenze attuali della fisiopatologia sono basate sulla natura funzionale del danno, in assenza di alterazioni strutturali. Recenti sperimentazioni animali hanno evidenziano il rapido danno renale conseguente ad indotta ischemica epatica. Lo studio si propone di definire la patofisiologia del danno renale in un modello animale di cirrosi indotta dall’inalazione di tetracloruro di carbonio (CCl4) su ratti.
La cirrosi è stata indotta in ratti Winstar-Han mediante inalazione CCl4 in 15 settimane.
Il danno tubulare renale è stato valutato mediante l’analisi Luminex xMAP dei markers urinari precoci di danno (Calbindin, Clusterin, GST-π, IL-18, KIM-1,MCP-1, Albumin, B2M, Cystatin C, NGAL, Osteopontin and TFF3).
L’infiammazione sierica mediante l’analisi Luminex xMAP di citochine infiammatorie
E’ stata eseguita, su tessuto di ratto, analisi istologica, immunofluorescenza e quantificazione proteica tramite WesternBlotting di trasportatori cellulari di acidi biliari.
La cirrosi è stata indotta in tutti i ratti.
Le citochine infiammatorie sieriche presentano un picco uniformemente alla 4’ settimana (TAB A) mentre i markers urinario si comportano in modo meno uniforme, ma tutti presentano delle positività nel periodo di osservazione(TAB B)
La creatinina è risultata sempre in range di normalità, tranne in due ratti.
La microscopia ottica ha rilevato lievi segni di sofferenza tubulare e segni di degenerazione da tesuto cellulare tubulare in tessuto adipocitario.
L’IF e WB sono tutt’ora in corso
Questo studio dimostra la correlazione nel modello animale fra danno epatico, risposta infiammatoria sistemica e danno renale. In attesa dei risultati definitivi, è possibile ipotizzare un meccanismo fisiopatologico di danno renale in corso di insufficienza epatica, non esclusivamente riconducibile al danno funzionale.
Tale meccanismo fisiopatologico potrebbe aiutare a comprendere, ed in futuro prevenire, la ragione per cui solo alcuni pazienti epatopatici sviluppano HRS.