La semaforina 3A (sema3A) è una proteina coinvolta nei meccanismi di sviluppo embrionale, orientamento degli assoni, morfogenesi vascolare, rimodellamento osseo, immunità, progressione tumorale. I suoi livelli urinari costituiscono un biomarker precoce e predittivo di insorgenza e progressione di insufficienza renale acuta e, nella CKD, correlano positivamente con il rapporto albumina/creatinina e con la creatininemia. In questo studio abbiamo valutato i livelli circolanti di sema3A in pazienti con CKD in emodialisi e la correlazione con variabili cliniche e biochimiche di interesse.
Abbiamo reclutato 18 pazienti (14 uomini, 4 donne; età 63±13 anni) in trattamento emodialitico trisettimanale con AFB (Acetate-Free Biofiltration) e 16 soggetti sani (14 uomini, 2 donne; età 56±10 anni). I pazienti emodializzati sono stati studiati in un giorno di metà settimana e i campioni di sangue venoso periferico sono stati prelevati all'inizio della seduta emodialitica. La sema3A sierica è stata dosata con un kit ELISA (MBS732622;My Biosource, CA, USA).
I livelli circolanti di sema3A erano significativamente più bassi nei pazienti emodializzati rispetto ai controlli (mediana 19.50 [range interquartile 1.00-65.00] versus 97.50 [23.50-161.00] ng/mL, P=0.0237) (Fig.1a). Inoltre, la sema3A era correlata direttamente alla vitamina D (r=0.872;P=0.001) e inversamente alla calcemia (r=−0.426;P=0.012) e al prodotto Ca x P (r=−0.422;P=0.0252) (Figg.1b,c,d).
La sema3A è più bassa nei pazienti emodializzati rispetto ai controlli. La correlazione diretta con la vitamina D e quelle inverse con calcemia e prodotto Ca x P sono in accordo con l’osteoprotezione indotta dalla proteina in studi sperimentali. Infatti, la sema3A prodotta dagli osteoblasti inibirebbe il riassorbimento osseo osteoclastico e aumenterebbe la formazione di nuovo osso da parte degli osteoblasti. Dato che la patogenesi della CKD-MBD non è ancora pienamente compresa e ciò compromette l’efficacia delle terapie attualmente disponibili, non possiamo escludere che altri fattori, come la sema3A, siano coinvolti nella fisiopatologia dell’osteodistrofia renale in aggiunta a quelli noti.