La nefrectomia è spesso seguita da un peggioramento acuto transitorio del GFR, ma non esistono studi che valutino nel lungo termine il ruolo prognostico dell'AKI post-nefrectomia.
Historical cohort study in pazienti consecutivi afferenti alle Nefrologie di Napoli e Catanzaro dal 1997 al Marzo 2015 sottoposti ad uni-nefrectomia (67% carcinoma renale), con documentazione del ricovero, e FU di almeno tre anni dall'intervento. L'outcome era lo stato di progressor, ovvero l'avanzamento ad almeno uno stadio successivo di CKD rispetto alla fase pre-intervento. L'AKI era definito quale incremento della creatininemia basale≥50% nella prima settimana post-nefrectomia.
Le caratteristiche basali dei 111 pazienti pre-nefrectomia erano 55±13 anni; 51.3% maschi, 26.7% diabete, 58.1% ipertensione, 28.6 % patologia cardiovascolare (CV); GFR 69.3±17.7 ml/min (31 % GFR<60 ml/min). La proteinuria era assente nell’intera coorte. FU mediano post-nefrectomia era 8.7 (IQR:4.9-16) anni. Alla fine del FU, GFR medio era 49.1±20.0 ml/min con proteinuria >0.5 g/die nel 18% della coorte.
I progressor erano 62.2% con ΔGFR annuo: -2.7 (IQR: -4.5 -1.3) ml/min/anno, mentre i non progressors presentavano ΔGFR annuo: -0.2 (IQR: -2.1 +0.8) ml/min/anno. AKI post-intervento era documentata nel 34.3% dei pazienti, più frequente nei progressors (42.0% ) rispetto ai non progressor 21.4% ( p=0.027). La regressione di Cox (HR, 95%IC) mostrava un'associazione significativa per AKI (2.02, 1.14-3.57), sesso maschile (2.29, 1.16-4.53), età (1.05, 1.02-1.08), CVD (2.13,1.21-3.76); laddove non si evidenziava alcun ruolo per ipertensione, diabete, GFR pre-nefrectomia.
L’AKI post-nefrectomia è un rilevante predittore di progressione a lungo termine della CKD, indipendente dal GFR pre-nefrectomia e dai principali fattori di rischio noti.