E’ ormai noto il ruolo dell’obesità addominale come trigger di danno renale. Rimane da chiarire il peso svolto nell’insorgenza di tale danno da fattori di rischio spesso concomitanti nella popolazione obesa, quali l’ipertensione arteriosa e il diabete mellito.
Centouno pazienti con obesità moderata-severa (BMI 34-68, m 48), 80 femmine e 21 maschi, età media 46 anni, creatininemia tra 0.3 e 2.3 mg/dl,clearance creatinina (ClCr) di 154.9 ml/min. La popolazione è stata suddivisa in 2 gruppi in base alla presenza (gruppo A, n=56) o meno (gruppo B, n=45) di ipertensione arteriosa e/o diabete mellito. Sono stati quindi confrontati nei due gruppi dati anagrafici, clinici e laboratoristici.
GRUPPO A
GRUPPO B
p
Maschi/Femmine
17/56
4/41
0.008
Età (anni)
51+11
41+8
<0.0001
PAS (mmHg)
135+15
125+10
PAD (mmHg)
84+8
79+7
0.001
Glicemia a digiuno (mg/dl)
126+63
87+12
Emoglobina glicata (%)
7.7+2.3
5.8+0.4
BMI
48+7
47+7
NS
Rapporto Vita/Fianchi
1.01+0.10
0.95+0.11
0.002
Creatininemia (mg/dl)
0.81+0.30
0.67+0.13
0.006
MDRD (ml/min)
118.1+40.2
137.3+42.4
0.022
CKD-EPI (ml/min)
124.0+31.1
141.7+25.0
0.003
Albuminuria (mg/g creatininuria)
64.6+207.9
19.9+37.5
I pazienti del gruppo A erano più anziani. A fronte di valori di BMI, circonferenza vita e circonferenza fianchi simili nei due gruppi, si sono riscontrati valori di funzione renale significativamente minori nel gruppo A: creatininemia, azotemia, filtrato glomerulare stimato con le formule MDRD, CKD-EPI e Cockroft-Gault . Anche la ClCr era minore nel gruppo A, senza significatività statistica (verosimilmente per la maggiore variabilità dei risultati). Ugualmente la proteinuria 24 h e uACR erano maggiori nel gruppo A, ma senza raggiungere la significatività.
Nella popolazione studiata la riduzione della funzione renale non è dipendente dal grado di obesità (simile nei due gruppi), bensì da fattori di rischio concomitanti quali ipertensione arteriosa e diabete mellito, oltre che dall’età e quindi probabilmente da una maggiore durata della condizione di obesità.