Il rene policistico autosomico dominante (ADPKD) è malattia dell’età adulta da singola mutazione in PKD1 o PKD2. Benché ADPKD e rene policistico recessivo (ARPKD) siano clinicamente distinte, sono stati descritti rari casi di ADPKD ad esordio precoce neonatale che mimano il quadro clinico di ARPKD, generando confusione diagnostica. L’analisi genetica di questi pazienti ha documentato l’associazione di 2 mutazioni in eterozigosi in PKD1; è stato infatti descritto che ereditare contemporaneamente un allele PKD1 ipomorfo con un allele PKD1 troncante, o ereditare due alleli PKD1 ipomorfi si associa ad esordio precoce di ADPKD.
Segnaliamo un paziente con esordio neonatale di ADPKD classificato come ARPKD per la presenza alla nascita di reni di grandi dimensioni sovvertiti da piccole cisti; a 7 aa ipertensione arteriosa ed insufficienza renale; a 35 aa sviluppo di ESRD con trapianto da vivente (madre). Il padre, di 70 aa, mostrava ADPKD diagnosticato tardivamente a 50 aa; sviluppo di ESRD a 55 aa, accelerata da nefrectomia monolaterale per trauma; nella madre, ecografia e TC negative per cisti renali.
L’analisi molecolare del gene PKD1, nel probando, ha identificato due varianti in eterozigosi: una troncante Gln4231Ter già descritta e una missenso Asp1332Asn non riportata in banca dati. L’analisi molecolare dei geni PKD2 e PKHD1 (responsabile di ARPKD) non ha evidenziato variazioni di sequenza. L’analisi genetica ha mostrato nel padre la variante Gln4231Ter compatibile con il quadro clinico di ADPKD e nella madre la variante Asp1332Asn che, in base alla clinica e all’analisi bioinformatica, è stata classificata come ipomorfa.
Il test genetico ha permesso di confermare che l’esordio precoce di ADPKD, tale da simulare ARPKD, può essere imputabile ad ereditarietà biallelica, cioè alla presenza in eterozigosi composta di due mutazioni in PKD1.