Valutare il consumo sanitario per i pazienti con diagnosi di rene policistico
L’analisi si è basata sull’integrazione dei flussi amministrativi di due ASL rappresentative della realtà nazionale, per un totale di 2 milioni di assistiti.
Sono stati inclusi i pazienti con diagnosi di rene policistico nel periodo Gennaio 2010 – Dicembre 2012, l’index-date era la data di diagnosi al ricovero; per i pazienti in dialisi, era la data di inizio dialisi nel periodo di arruolamento.
Sono stati arruolati 608 pazienti con malattia cistica del rene (ICD-9:753.1), l’11,2% era affetto da malattia autosomica dominante. Nell’1,5% dei casi la malattia era di tipo autosomico recessivo, nel 16,3% il genotipo non era specificato e nel 71% dei casi la malattia non era ricondotta a nessuna delle precedenti.
Le sottopopolazioni sono risultate simili per caratterizzazione e consumi; l’età media dei pazienti con ADPKD è risultata di 45,9 anni, contro i 57 dell'intera popolazione arruolata.
Il consumo di risorse sanitarie ad un anno, per i 20 pazienti con ADPKD dializzati, è risultato superiore ai non dializzati sia per prescrizioni di farmaci (27,5 contro 15,2), che per prestazioni specialistiche (27,6 contro 5,1).
La spesa sanitaria per i pazienti in dialisi è risultata di €36.999,30 annui, €28.545,30 per la specialistica (96% costo dialisi), €4.695,45 per ospedalizzazioni e €3.758,55 per la farmaceutica.
Nei pazienti con ADPKD non dializzati, la spesa è risultata pari a €4.534,79, prevalentemente per ricoveri (€2.017,44); la spesa farmaceutica è stata di €1.998,60 - 5% per antipertensivi - e quella per prestazioni specialistiche €518,75.
I pazienti con diagnosi di ADPKD si sono dimostrati in media 10 anni più giovani rispetto a quelli delle altre patologie nefrologiche.
All’inizio della dialisi i consumi subiscono un'accelerazione, a causa dell’aumento delle prestazioni specialistiche; la crescita coinvolge però anche le altre voci, per una spesa complessiva annua intorno ai 37.000€.