Login




Epidemiologia - valutazioni economiche 

DIALISI PERITONEALE E OUTCOME A LUNGO TERMINE: L’ESPERIENZA DEL CENTRO DI VERONA.

Questo Abstract è stato accettato come Poster. Clicca qui per visualizzare

Razionale

La dialisi peritoneale (DP) è una metodica alternativa all’emodialisi (per depurazione, sopravvivenza) o superiore (per costi, qualità di vita);ciononostante la sua diffusione resta stabile (̴̴ 11%) per molteplici ragioni,anche di origine culturale e socio-sanitaria.I risultati ottenuti con DP nel corso degli ultimi 30 anni sono migliorati;abbiamo analizzato retrospettivamente le variazioni demografiche e cliniche dei pazienti incidenti in DP nei 30 anni di attività del nostro centro per misurarne l’impatto sugli outcome a lungo termine.

Casistica e Metodi

Analisi retrospettiva dei dati relativi a 260 pazienti adulti (età >18 anni) avviati come primo trattamento alla DP dal 1982 al 2012, che hanno effettuato DP per almeno 6 mesi. I pazienti sono stati divisi in 3 gruppi:GRUPPO A (n:62): periodo 1982-1991, GRUPPO B (n:66): 1992-2001 e GRUPPO C (n:132) 2002-2012. Per l’analisi dei dati e per gli algoritmi statistici uni- e multivariati è stato utilizzato il software SPSS.

Risultati

L’analisi delle principali variabili presenti a inizio DP mostra:riduzione dell’età dei pazienti (p=0.03),dell’abitudine tabagica (p=0.0001),del valore medio della pressione arteriosa sistolica (p<0.0001);aumento dell’APD rispetto alla CAPD (p=0.0001);miglioramento dei valori di emoglobinemia (p<0.0001) e di diuresi residua (p=0.016) nei pazienti del GRUPPO C rispetto agli altri due gruppi.L’analisi multivariata mostra che età (hazard ratio HR:1.1,p=0.001), anamnesi positiva per neoplasia (HR:2.4,p=0.001), diabete (HR:3.9,p<0.001) e abitudine tabagica (HR:1.3,p<0.001) correlano positivamente alla mortalità;albuminemia (HR:0.6,p=0.001) e diuresi residua (HR:0.9,p=0.04) correlano negativamente;vi è stata una progressiva riduzione del rischio di morte nel tempo [gruppo C vs A:HR:0.48,p<0.001,gruppo B vs A:HR:0.1,p=0.04] e del rischio di sviluppare infarto miocardico acuto e complicanze cerebro-vascolari

Conclusioni

La trentennale esperienza del nostro centro ci ha permesso nel tempo di valutare e gestire meglio le comorbidità e/o i fattori di rischio presenti all’inizio del trattamento DP portando al maggior controllo dell’ipertensione e della funzione renale residua:questo ha influenzato significativamente la sopravvivenza dei pazienti,anche attraverso una riduzione delle complicanze cardio-cerebro-vascolari

Trubian A., Rugiu C., Poli A.*, Baldan P., Zaza G., Lupo A.
(UOC Nefrologia e Dialisi, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, *Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità – Sezione di Igiene, Università di Verona.)
Non sono presenti commenti
Figure
Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico