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SESSIONE POSTER I

AZIONE ANTINFIAMMATORIA DELLA VITAMINA D

poster

Premessa

I dati della letteratura sono concordi nel considerare l’infiammazione uno degli elementi patogenetici dell’anemia renale e di iporisposta all’EPO nei pazienti con MRC e in dialisi. Tuttavia le modalità del percorso attraverso le quali in tali pazienti si instaura lo stato infiammatorio e si producono i suoi effetti inibitori non sono a tutt’oggi completamente determinate (Stenvinkel P [1] (full text)). In soggetti sottoposti ad emodialisi è stato dimostrato come la supplementazione con vitamina D nelle forme nativa/attiva possa essere efficace nella prevenzione dell'anemia e della EPO resistenza secondaria ad infiammazione ( A.Icardi , M.cozzolino GIN) [2].

Scopo del lavoro

Esistono pochi dati in letteratura che dimostrino l'efficacia della supplementazione con vitamina D nella prevenzione dell'anemia e della EPO resistenza secondaria ad infiammazione in dialisi peritoneale.

Il gruppo toscano DP ha elaborato un database (TOSCADiP) in cui sono stati raccolti dati clinici, laboratoristici e anamnestici di 182 pazienti incidenti anno 2011-2013 per un totale di 459 registrazioni. È stato pertanto possibile valutare i valori della emoglobina, proteina C reattiva, paratormone e tipo di terapia in atto (eritropoietina e vitamina D).

Metodologia

Sono stati elaborati i dati dei 182 pazienti (appartenenti al TOSCADiP) facendo la media dei valori della emoglobina. Tale media dimostrava valori di emoglobina che rientravano nei valori delle linee guida (11.5 - 12 g/dl). È stata quindi fatta la divisione dei pazienti che assumevano o non assumevano terapia con vitamina D e di questi siamo andati ad ossevare i valori della emoglobina e della PCR e se eseguivano eritropoietina.

Il database ha raccolto dati relativi solo sull'uso della vitamina D attiva e sull'uso di ESA senza distinzione di dose o tipo.

Risultati

I risultati ottenuti evidenziano che i pazienti trattati con vitamina D attiva presentano valori medi di emoglobina pari a 11,2 g/dl e valori medi di PCR pari a 0,9 mg/dl. Nei soggetti non trattati i valori medi di emoglobina erano 11,2 g/dl e i valori di PCR 2,3 mg/dl.

Nel gruppo di pazienti in cui la emoglobina presentava valori inferiori di 10,5 g/dl prevalevano i pazienti che non assumevano vitamina D.

In un unico gruppo composto da 35 pazienti è stato possibile valutare il dosaggio ematico della vitamina D e l'uso in terapia di vitamina D nativa. In questa coorte si osservava che chi eseguiva terapia con vitamina D nativa o aveva dosaggio di vitamina D superiore a 15 nanogrammi/ml, dimostrava valori più elevati di emoglobina e valori più bassi di PCR.

Conclusioni

Questi risultati preliminari necessitano di conferma mediante la diffusione del dosaggio della vitamina D e l'aggiunta nel data base della distinzione sul tipo di vitamina D usata in terapia, tuttavia suggeriscono l’ipotesi che la supplementazione con vitamina D, nelle forme nativa/attiva, potrebbe essere efficace nel trattamento ed anche nella prevenzione dell’anemia e della EPO resistenza secondarie ad infiammazione.

release  1
pubblicata il  13 marzo 2014 
da V. Finato per il gruppo toscano DP
(Elisabetta Giovannetti, Stefano Sposini, Santori Francesco, Sansoni Enrico, Palmarini Daniela, Tattanelli Costanza, Mencherini Alvise,Massanti Luca, Belluardo Maurizio, Catania Battista, Caselli Gian Marco, Garosi Guido, Aterini Stefano, Francesca Cappelletti, Del corso Claudia, Cioni Antonio, Consaga Marina, Carlini Antonio, Marina Barattini, Pietro Dattolo)
Parole chiave: dialisi peritoneale, infiammazione, vitaminaD
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