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SESSIONE POSTER I

LA DIALISI PERITONEALE: UNA METODICA A TERMINE. INASPETTATA E POSITIVA ESPERIENZA DI UN CENTRO NEFROLOGICO DI DIALISI PERITONEALE SICILIANO

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Introduzione

L’elevato tasso di drop-out riveste un ruolo preminente tra le cause di ridotta espansione della dialisi peritoneale. Dai dati italiani emerge che la principale causa di interruzione della metodica, oltre che al decesso dei pazienti è determinato principalmente dalle peritoniti Old and new perspectives on peritoneal dialysis in Italy emerging from the Peritoneal Dialysis Study Group Census, In tal senso le politiche di prevenzione e il corretto trattamento degli episodi di peritonite sono alla base di un corretto programma di dialisi intracorporea. Rivestono inoltre un ruolo importante l’uso di soluzioni sempre più biocompatibili, l’attento controllo dei volumi, l’uso di ACE inibitori e sartani, gli interventi appropriati per prevenire il malfunzionamento e l’assistenza psicologica per prevenire e minimizzare il fenomeno del burnouts (Peritoneal Dialysis Drop-out: Causes and Prevention Strategies, Chaudhary K). [1] (full text)

Scopo dello studio

Scopo dello studio è stato quello di analizzare tale fenomeno e le cause che lo hanno determinato nell’UO di Nefrologia 2 e Trapianto dell’ARNAS di Palermo, analizzando i dati del periodo 01/01/2005 - 31/12/2013. Sono state considerate cause di drop-out, i fattori che hanno determinato l’abbandono della tecnica dialitica: decesso, trapianto, peritonite,  deficit ultrafiltrazione, chirurgia massiva addominale, cachessia e burn out.

Materiali e metodi

Dal 1 Gennaio 2005 al 31 dicembre 2013, 199 pazienti, sono stati sottoposti a trattamento dialitico peritoneale, così suddivisi per metodica: CAPD 88 pz, APD 111 pz.

L’età media dei pazienti all’inizio del trattamento era 57.32 aa (range 20-89 aa), mentre l’età dialitica è stata di 38.9 mesi (range 2-194 mesi).

Le comorbidità all’inizio del trattamento erano maggiormente rappresentate da ipertensione arteriosa, vasculopatia polidistrettuale, cardiopatia degenerativa, diabete e neoplasia.

Risultati

Nel corso di questi 9 anni di studio del nostro Centro, 147 pazienti sono usciti dal programma di dialisi peritoneale, così distribuiti:

    • Trapianto con un numero di 51 pz (34,69%),
    • Decesso con un numero di 40 pz (27,21%)
    • Peritonite con un numero di 37 pz (25.17%)
    • Deficit ultrafiltrazione con un numero di 10 pz (6.80 %)
    • Chirurgia massiva addominale con un numero di 2 pz (1,36%)
    • Burn out con un numero di 7 pz (4,76%)

Figura 1

L’età media dei pazienti deceduti, all’inizio del trattamento era 66,6 anni e l’età dialitica 34,4 mesi.

L’incidenza delle peritoniti è stata 1 episodio/43 mesi/paziente, egualmente distribuiti tra CAPD (20 episodi) e APD (19 episodi). Questi risultati derivano da un lavoro interno di miglioramento e perfezionamento del training medico-infermiere-paziente. Dal 2005 ad oggi siamo infatti passati da 1 episodio/25 mesi/paziente a 1 episodio/43 mesi/paziente con un trend. L’eziologia delle peritoniti, causa di drop-out, è stata nel 37% dei casi fungina, nel 23% gram negativi multi resistenti, 17% staph. Aerus (Figura 2).

I pazienti sottoposti a trapianto di rene, sono di età inferiore rispetto all’età media dei pazienti in studio, ovvero 49,7 anni, con un tempo di dialisi in media di 39 mesi (3-107 mesi).

L’alto numero di trapianti renali tra i nostri pazienti deriva dalla velocità dei tempi di iscrizione e da un’attenta informazione già al momento del predialisi.

Conclusioni

L’analisi retrospettiva della nostra casistica, ha riscontrato difformità riguardo alla causa principale di fallimento della tecnica che si delinea a livello nazionale: nel nostro centro il trapianto renale è la prima causa di abbandono nei pazienti. Su un totale di 199 pazienti seguiti presso la nostra UO in tale periodo, il drop out per trapianto ha costituito circa il 25% sul totale, anche se in maniera non statisticamente significativa, che risulta essere superiore rispetto alle cause prevalenti, decesso (20.1%) e peritoniti (19%). Nella nostra casistica abbiamo osservato che la metodica dialitica peritoneale è gravata da una maggiore percentuale di drop out rispetto alla extracorporea, ma quando questo avviene a causa del trapianto, è sicuramente un evento accettabile.

release  1
pubblicata il  14 marzo 2014 
da B. Oliva, B. Buscemi, F. Caputo
(U.O. Nefrologia II con dialisi e trapianto renale, ARNAS Civico e Benfratelli Palermo)
Parole chiave: training dialisi peritoneale, trapianto di rene
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