La peritonite rappresenta ancora una delle principali cause di drop-out in Dialisi Peritoneale, nonostante il miglioramento della connettologia ed i programmi educazionali di re-training dei pazienti. Abbiamo eseguito una analisi retrospettiva dell’incidenza di peritoniti nel nostro Centro nel periodo 2007-2013 con particolare riguardo alla epidemiologia e all’evoluzione clinica dell’evento nei pazienti trattati con Dialisi Peritoneale (DP) nella nostra U.O.
Nel periodo 2007-2013 abbiamo trattato in DP 153 pazienti (95M e 58F), di età compresa fra 16-87 anni, di cui 104 trattati con APD e 49 con CAPD.
Tutti i pazienti affetti da peritonite sono stati trattati con scambi in CAPD (anche quelli in APD) secondo un protocollo terapeutico empirico, mutuato sulla Linee Guida SIN ed Internazionali, adattando l’antibioticoterapia ai risultati dell’ esame colturale e relativo antibiogramma (Cefotaxime 500mg/sacca IP + tobramicina 0.6 mg/kg IP in monodose giornaliera).
Abbiamo registrato 32 episodi di peritonite,pari a 4.5 episodi/anno, di cui 13 episodi in CAPD (40.6%) e 19 episodi in APD (59.4%) (fig. 1)
L’epidemiologia delle peritoniti è rappresentata in fig. 2:
Per quanto riguarda l’epidemiologia fra CAPD e APD si evidenzia (fig. 3):
Elevata incidenza di peritoniti nel biennio 2012-13 cioè 19 episodi versus 13 episodi (fig. 4)
Circa il 23% dei pazienti interessati da peritonite risultava affetto da diabete mellito tipo 2 insulino trattato (fig. 5).
Dal punto di vista dell’evoluzione clinica abbiamo riscontrato (fig. 6):
I nostri dati dimostrano una maggiore incidenza di peritoniti in APD per un maggiore numero di pazienti trattati con questa metodica depurativa,ma con una maggiore incidenza di peritoniti da batteri Gram positivi e/o da touch contamition in CAPD rispetto all'APD. L'elevata incidenza di peritoniti nel biennio 2012-2013 rispetto al periodo 2007-2011 è da imputare al maggiore numero di pazienti immessi in DP in questi anni.
In conclusione è necessario stabilire come obiettivo del centro una periodica rivalutazione del training e/o del re-training dei nostri pazienti per ridurre l'incidenza di questa conmplicanza infettiva.
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