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SESSIONE POSTER II

NEFROPATIA POLICISTICA: DAL PREDIALISI AL TRAPIANTO

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RAZIONALE

Da molti anni nel nostro Centro la programmazione ottimizzata del predialisi si basa sulla stima, mediante regressione lineare del decremento passato del GFR, dei tempi di inizio del trattamento dialitico. In FIGURA 1 l'esempio dello schema utilizzato nella pratica ambulatoriale relativo ad uno dei pazienti dello studio.

Alla funzione tradizionale di scelta del trattamento dialitico si è aggiunta recentemente quella di preparazione al trapianto, eventualmente preventivo.

Per la nefropatia policistica il Centro trapianti può proporre la nefrectomia che inevitabilmente accelera l’ingresso in dialisi. In tal caso, affinché la scelta del paziente sia consapevole, la previsione deve essere affidabile. In altri termini il paziente deve poter confrontare il periodo di tempo libero da dialisi se non si sottopone a nefrectomia con l’elevata probabilità di dover iniziare il trattamento dialitico qualora vi si sottoponga.

Inoltre non è ancora chiaro per quale valore di GFR sia indicato l’avvio della procedura di inserimento in LAT per il trapianto preventivo, con indicazioni variabili tra 30 e 15 ml/minuto a seconda dei Centri. In tal caso conoscere il tasso di decremento del GFR nella APKD può evitare troppo precoci o tardivi inserimenti in LAT.

Scopo iniziale pertanto del lavoro è stata l’analisi del decremento predialitico del GFR nella APKD.

Infine l’eventuale nefrectomia può condizionare la scelta del trattamento dialitico a favore della HD (intervento chirurgico, perdita di FRR). Scopo secondario del lavoro è stato pertanto quello di verificare l’outcome dei pazienti APKD sottoposti a Dialisi Peritoneale nel nostro Centro.

CASISTICA E METODI

Pazienti affetti da APKD  seguiti in predialisi da più di 2 anni che hanno iniziato il trattamento dialitico nel periodo 2006-2013.

È stata analizzata l'evoluzione del GFR-MDRD175, considerando non più di una determinazione mensile, mediante regressione lineare nel predialisi ripartito in 3 periodi:

  • PERIODO A = GFR >15 ml/minuto
  • PERIODO B = GFR da 15 a 8 ml/minuto
  • PERIODO C = da GFR <8 ml/min all'inizio del trattamento dialitico.

È stato valutato l’outcome dei pazienti dopo l’inizio della dialisi.

RISULTATI

I pazienti APKD avviati al trattamento dialitico sono stati 13 (età a inizio dialisi: 61,6±16,8 anni - follow-up predialitico: 59,5±23,8 mesi) cui 8 hanno iniziato la DP e 5 la HD (FIGURA 2).

Il decremento medio del GFR osservato nel predialisi è riportato in FIGURA 3. Il tempo medio impiegato da un GFR<15 all'inizio della dialisi (PERIODO C) è risultato di 28,29±,4 mesi, comunque in tutti tranne 1, superiore ai 20 mesi. Un solo paziente (N° 13 in FIGURA 2), affetto da cardiopatia congestizia, ha iniziato il trattamento dialitico, ad un GFR di ancora 9,2 ml/minuto/1,73, dopo solo 10 mesi che il GFR era sceso sotto i 15 ml/minuto.

Il decremento medio del GFR nel periodo precedente un GFR di 15 ml/min/1,73 (PERIODO A) ed in quello tra 15 e 8 ml/min/1,73 (PERIODO B) è sostanzialmente simile (-0,33 e -0,32 ml/min/mese) ma quest'ultimo caratterizzato da una variabilità interindividuale molto inferiori (coefficiente di variabilità, CV, PERIODO A = 73,2% - PERIODO B = 35,5%) (FIGURA 3).

Nell'ultimo periodo il decremento del GFR sembra ridursi (-0,18 ml/min/anno) (FIGURA 3) anche se la differenza non raggiunge la significatività statistica,

Degli 8 pazienti che hanno iniziato il RRT con la DP 4 sono stati trapiantati dopo 24,3±11,9 mesi dall’inizio della dialisi, 1 è stato trasferito alla HD (peritonite), 1 è deceduto per dissecazione dell’aorta toracica e 2 sono ancora in DP. Dei 5 pazienti che hanno iniziato l’HD 2 sono deceduti, 1 è stato trapiantato e 2 sono ancora in HD (FIGURA 2).

CONCLUSIONI

L'evoluzione della nefropatia policistica sotto un GFR di 15 ml/minuto porta al trattamento dialitico in un tempo superiore ai 20 mesi.

Il sistema di previsione utilizzato consente una buona programmazione delle attività del predialisi e della eventuale nefrectomia.

Nella nostra esperienza la DP rimane un valido trattamento per l'APKD.

release  1
pubblicata il  13 marzo 2014 
da Patrizia BERTINETTO, Loris NERI, Sara BARBIERI, Giusto VIGLINO
(SOC Nefrologia, Dialisi e Nutrizione Clinica, Ospedale San Lazzaro, Alba)
Parole chiave: dialisi peritoneale, funzione renale residua, sindrome malformativa, trapianto di rene
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