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SESSIONE POSTER II

PREVALENZA IN DIALISI DOPO L'AVVIO DI UN ESTESO PROGRAMMA DI FOLLOW-UP DELLA IRC

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RAZIONALE

Dal 1986 è attivo nel nostro Centro un programma di follow-up della IRC avanzata finalizzato alla scelta della dialisi.

Dal 1998 tale programma è stato ampliato ai pazienti stadio  IIIb-V: dal 2000 al 2011 i pazienti seguiti sono stati oltre 1000 con una prevalenza aumentata da meno di 80 nel 2000 ad oltre 350 nel 2011.

Scopo del lavoro è verificare se in tale periodo siano cambiate anche incidenza e prevalenza in dialisi.

CASISTICA E METODI

OSSERVAZIONE RETROSPETTIVA.

Per quanto riguarda incidenza e prevalenza in dialisi l’osservazione dal 01/01/2004 potrebbe essere in realtà considerata prospettica in quanto raccolta circa ogni 6 mesi in occasione di audit interni.

PERIODO DI OSSERVAZIONE

La prevalenza annuale (numero di pazienti in trattamento al 31 dicembre) è stata analizzata nel periodo 01/01/2004-31/12/2011 con osservazione di verifica estesa al 31/08/2013. La valutazione di eventuali cambiamenti di prevalenza è stata effettuata dividendo tale periodo in 2 quadrienni (2004-2007 e 2008-2011) confrontati tra loro. Per l’incidenza l’andamento nel tempo è stato valutato considerando anche il quadriennio 2000-2003.

Prevalenza

  • Periodo 2003-31/08/2013
  • Confronti tra i quadrienni 2004-07 e 2008-11

Incidenza

  • Periodo01/01/2000–31/12/2011
  • Confronti tra i quadrienni 2000-03;  2004-07; 2008-11

CRITERI DI ESCLUSIONE

Residenza in altra ASL

Motivo di inizio del trattamento dialitico, esclusi in caso di:

  • recupero FRR nei primi 30 giorni di trattamento,
  • dialisi non renale (se non evoluta in uremia),
  • i rientri in dialisi sono stati esclusi per l’incidenza ma sono stati considerati per la prevalenza.

Decesso entro 30 giorni di trattamento

ANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA

L’effetto della durata del trattamento dialitico sulla prevalenza è stato studiato in 2 modi.

Nel primo modo abbiamo valutato per ciascun quadriennio la durata (media e mediana con DS e range IQ) del trattamento dialitico dei pazienti trattati calcolata come intervallo tra la data di inizio del trattamento e quella dell’evento (decesso, trapianto, trasferimento, recupero FRR) o quella di fine quadriennio.

Nel secondo modo abbiamo confrontato la sopravvivenza dei soli pz incidenti mediante analisi di Cox per i 3 quadrienni 2000-03, 2004-07 e 2008-11. Le variabili considerate nell’analisi multivariata sono state il periodo di inizio, età, genere, diabete mellito, motivo del trattamento dialitico (renale o non renale), il referral (late se < 90 giorni) ed infine il tipo di trattamento (HD o DP). Per quest’ultimo l’analisi è stata condotta sia come ITT (trattamento considerato quello in atto a 30 giorni) o AT (trattamento considerato quello se effettuato almeno per 2 mesi prima dell’evento avverso). I pazienti trapiantati, trasferiti o con ripresa della FRR sono stati censurati.

ANALISI DELLA RISPARMIO ECONOMICO

La prevalenza del nostro Centro è stata confrontata con quella della regione Piemonte (Registro Piemontese di Dialisi e Trapianto). Sulla base della prevalenza della regione Piemonte è stato calcolato il numero di pz attesi per la popolazione della nostra ASL per ciascun anno del periodo considerato e quindi la differenza tra popolazione prevalente reale e quella attesa.

Utilizzando i dati CENSIS sui costi della dialisi nella nostra Regione abbiamo moltiplicato il costo unitario per la differenza tra prevalenza reale e prevalenza attesa ottenendo così il risparmio economico.

RISULTATI

PREVALENZA

E’ diminuita costantemente da 114 (706 pz/pmp) nel 2003 a 78 (461 pz/pmp) nel 2013, contrariamente a quella regionale piemontese rimasta invariata (2003:714 pz/pmp – 2012: 709 pz/pmp) (FIGURA 1).

L’età media è aumentata da 65,1±13,9 a 71,1± 14,0 anni, l’utilizzo della DP è diminuito dal 36,8 al 23,1% (FIGURA 2).

INCIDENZA

E’ diminuita costantemente da 121 pz nel periodo 2000-03 a 92 nel periodo 2008-11. Sono aumentate l’età media (da 69,7±14,0 a 73,0±12,1 anni), la percentuale di pazienti in struttura (dal 14,9% al 20,7%) e quella con scelta dialitica obbligata per motivi clinici, mentre è diminuita la percentuale dei late-referral  (41,3 al 29,3%).

SOPRAVVIVENZA

1) CONFRONTO SOPRAVVIVENZA A 4 ANNI PZ INCIDENTI

A 4 anni non è risultata significativamente differente tra la coorte incidente 2000-03 (41,6%), 2004-07 (36,1%) e 2008-11 (39,8%) (FIGURA 3). All'analisi multivariata la sopravvivenza è risultata condizionata significativamente da età, DM, residenza in strutture per anziani e motivo non renale di inizio dialisi (considerati solo i pazienti divenuti uremici) mentre il quadriennio in cui è avvenuto l'inizio del trattamento dialitico, sex, referral e tipo di dialisi non sono risultati significativi (FIGURA 3).

Ad ulteriore verifica è stata considerata anche la coorte incidente 01/01/2012-31/12/2013 con confronto della sopravviovenza a 12 mesi. Ebbene anche in talo caso le sopravvivenze delle 4 coorti sono risultate simili (FIGURA 4).

2) CONFRONTO "DURATA" IN DIALISI

Le durate mediana (35,9 mesi; IQR=11,7-67,1 mesi) e media (48,8±53,3 mesi) dei trattamenti dialitici nel quadriennio 2004-07 non si sono modificate significativamente nel quadriennio 2008-11 (mediana: 35,2 mesi; IQR=15,2 – 68,6 mesi - media: 52,9±57,4 mesi).

RISPARMIO ECONOMICO

Il risparmio cumulativo calcolato per un costo unitario di 36.162 Euro è stato di 7.064.554 Euro (FIGURA 5).

CONCLUSIONI

La PREVALENZA dal 2003 ad oggi, nel nostro Centro, è diminuita di oltre il 30%.

L’INCIDENZA è diminuita nell'ultimo quadriennio rispetto i periodi precedenti.

Sia la DURATA del trattamento dialitico che la SOPRAVVIVENZA dei pazienti incidenti non si sono modificate nel tempo.

L'età media della popolazione prevalente e la FRAGILITA' dei pazienti incidenti sono aumentate significativamente

È verosimile che il calo della prevalenza da noi osservato sia attribuibile alla diminuita incidenza e che a questa possa aver contribuito la nostra attività ambulatoriale che, all'opposto (FIGURA 6) è andata aumentando nel tempo.

release  1
pubblicata il  13 marzo 2014 
da Loris NERI, Giusto VIGLINO, Sara BARBIERI, Patrizia BERTINETTO, Agnese CAPPELLETTI, Andrea CAMPO, Carmen GANDOLFO, Franco GOIA
(SOC Nefrologia, Dialisi e Nutrizione Clinica; Ospedale San Lazzaro, Alba)
Parole chiave: dialisi peritoneale, emodialisi, funzione renale residua, prevalenza, scelta dialitica, valutazione economica
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