Login




SESSIONE COMUNICAZIONI II

Effetto della variazione dei parametri prescrittivi sull' efficienza della dialisi peritoneale automatizzata (APD) Tidal

comunicazione

Figura 1 di 14.



Figura 2 di 14.

I dati dell’ultimo censimento pubblicato (2010) che raccoglie i dati del 2005-2008 evidenziano che nel corso dei 3 anni in esame, nei pz prevalenti in DP la metodica più diffusa resta L’APD.    

Dopo gli iniziali entusiasmanti risultati in cui sembrava che la modalità tidal comportasse clearances migliori della non tidal, attualmente le due varianti APD ai volumi di dialisato comunemente utilizzati per la DP domiciliare, vengono considerate pressocchè equivalenti relativamente all’efficienza dialitica.

Nonostante l’ APD tidal sia utilizzata, pochi e non conclusivi dati esistono sul confronto tra le varianti tidal e mancano raccomandazioni in merito a quali parametri prescrittivi vadano manipolati per ottimizzare i volumi utilizzati.    



Figura 3 di 14.

L’obiettivo dello studio è stato quello di confrontare alcuni parametri di efficienza dialitica (clearance urea, creatinina, fosforo, bilancio del sodio ed ultrafiltrazione) in 5 diversi trattamenti APD tidal.

12 pazienti sono stati inclusi nello studio ed ognuno ha eseguito almeno 3 sessioni in ciascuna delle varianti APD tidal. Il volume totale infuso ed il tempo di trattamento veniva mantenuto costante.

Lo studio è durato complessivamente circa 15 mesi.



Figura 4 di 14.

I pazienti erano stati adeguatamente istruiti su come effettuare il campionamento dell’effluente a domicilio. La raccolta dei dati è stata effettuata in occasione delle regolari visite mensili, previa raccolta del consenso informato.

L’episodio di peritonite comportava un esclusione temporanea dalla studio per circa 6 mesi. 



Figura 5 di 14.

A parità di tempi di durata e volumi totali (circa 15 L) i trattamenti confrontati erano:

A- VIP 2 L con tidal 50 %

B- VIP 2.2 L con tidal 50%

C- VIP 2.2 L con tidal 70%

D- VIP 2.2 L con tidal 50%

E- VIP 2.2 L in BreakPoint che per semplicità è rappresentato come una tidal all’80% essendo il BP medio dei trattamenti in esame circa 80%. Tuttavia nella modalità Breakpoint, come somministrata dal cycler Serena il valore riportato medio non corrisponde al valore BP avuto in ogni ciclo, ma alla media dei cicli cosicchè è possibile un ampia variabilità di valori di BP nell’ambito dello stesso trattamento con conseguente variabilità del volume residuo.  



Figura 6 di 14.



Figura 7 di 14.

La variabilità delle 3 misure effettuate in ciascun trattamento (espressa come coefficiente di variabilità ovvero DS/M *100) non differiva significativamente tra i gruppi di studio. La variabilità della clearance peritoneale dell’urea e della creatinina risultavano  lievemente maggiori rispetto a quanto già precedentemente descritto da Virga e colleghi (4% e 4,7% rispettivamente).



Figura 8 di 14.

Nell’intero campione studiato tutti i trattamenti comportano clearance dell ’urea significativamente maggiori rispetto al trattamento standard (differenze medie tra i trattamenti circa 1.5 ml/min che per i 500 min di trattamento fa 1.5*500= 750 ml/die che per 7 gg fa 5.25 litri/settimana che in termini di kt/v significano  variazioni di circa 0.16 ovvero 10% della dose totale settimanale raccomandata).

La significatività dell’ANOVA  è però influenzata dall’appartenenza al gruppo di trasporto. Infatti dividendo l’analisi per HA e LA, negli HA tutte le varianti APD tidal (B, C, D, E) si confermano migliori dello standard (A), mentre nei LA solo il trattamento B (VIP maggiore) è migliore dello standard, mentre ai limiti della significatività è il confronto con il rinnovo compelto (trattamento D)



Figura 9 di 14.

Nell’intero campione studiato i trattamenti analizzati comportano clearance della creatinina maggiori rispetto al trattamento standard (differenze medie tra i trattamenti circa 1 ml/min che per i 500 min di trattamento fanno 500 ml/die che per 7 gg fa 3.5 litri/settimana che significa variazioni del 7% della dose totale settimanale raccomandata).

Complessivamente la modifica della prescrizione Tidal ha effetto sulla clearance della creatinina, nel dettaglio negli HA tutte le varianti APD tidal (B,C,D,E) migliorano l’efficienza rispetto al trattamento standard (A). Nei LA invece l’unica modalità in cui la clearance della creatinina viene aumentata è in modalità BreakPoint (E), mentre ai limiti della significatività è il rinnovamento completo (D)



Figura 10 di 14.

La clearance del P è significativamente maggiore nella modalità D (rinnovo completo) rispetto allo standard.  Questo si conferma sia nei basso che negli alto trasportatori



Figura 11 di 14.

Il bilancio del Sodio è significativamente influenzato dalle modifiche del trattamento tidal. Negli HA il rinnovo completo e la maggiore % tidal (trattamento B e C) rimuovono più sodio dello standard (bilancio sodico più negativo), mentre nei LA solo il rinnovo completo è significativamente migliore in termini di rimozione di Sodio rispetto al trattamento standard. La differenza è ai limiti della significatività per il il più alto VIP (p=0.06).   



Figura 12 di 14.

Modificando i paramentri prescrittivi in APD tidal si ottengono delle variazioni significative dell’UF (anova per confronti multipli), tuttavia quando l’analisi viene divisa per gruppi, il tipo di trasporto influenza la significatività essendo la differenza tra i trattamenti significativa solo nei HA. Nel dettaglio, negli HA il trattamento B (aumento del VIP), il trattamento C (> % di tidal) ed il trattamento D (il rinnovo completo del VIP) hanno migliori UF del trattamento standard.

NB Il guadagno di 1 ml/min significa 500 ml su un trattamento di 8 h

Nei LA invece l’ANOVA  non è significativa ma quando si va a confrontare direttamente le coppie di trattamenti il trattamento D (rinnovamento completo) ed E (Breakpoint) hanno UF significativamente minori dell’A (T test per dati accopppiati p= 0.05 e 0.03 rispettivamente)   



Figura 13 di 14.



Figura 14 di 14.



release  1
pubblicata il  20 marzo 2014 
da Apponi F., Giuliani A.,Pettorini L., Scrivano J., Sivo F., Falcone C., Punzo G., Menè P., Domenici A.
(Dipartimento Medicina Clinica e Molecolare, Università “Sapienza”, Unità di Nefrologia e Dialisi, Ospedale Sant’Andrea, Roma )
Parole chiave: APD, tidal
Non sono presenti commenti

Per inserire una domanda, segnalare la tua esperienza, un tuo commento o una richiesta di precisazione fai il login con il tuo nome utente e password.

Se non lo sei ancora puoi registrati partendo da qui.

Realizzazione: TESISQUARE®

Per assistenza scrivere al Supporto Tecnico