Confrontare due chelanti del fosforo, il carbonato di lantanio e il calcio carbonato, in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale (DP).
Abbiamo condotto uno studio prospettico non randomizzato della durata di 24 settimane su due gruppi di 16 pazienti che assumevano carbonato di lantanio (gruppo A) o carbonato di calcio (gruppo B). Il gruppo A (8 M/8 F), età media 51+ 8 anni, età dialitica media 25+23 mesi, aveva ricevuto carbonato di lantanio alla dose media giornaliera di 2031+464 mg. Il gruppo B (7 M/9 F), età media 61+11 anni, età dialitica media 29+27 mesi, aveva ricevuto il carbonato di calcio alla dose media giornaliera di 1340+625 mg. I due gruppi non differivano per le caratteristiche cliniche, Kt/v settimanale, clearance creatinina, GFR , nPCR, D/P della creatinina, ultrafiltrazione giornaliera e diuresi. Sono stati misurati i livelli sierici di calcio, fosforo e PTH.
Entrambi i due chelanti riducevano la fosforemia, da 5,8 - 5,4 mg/dl (gruppo A) e da 5,0 - 4,4 mg/dl (gruppo B). La calcemia non variava significativamente rispetto al valore basale, in entrambi i gruppi. Il prodotto calcio × fosforo sierico si riduceva nei gruppi A e B da 50,46 a 48,6 e da 39,7 a 36,08 rispettivamente. Il PTH nel gruppo A, non si modificava rispetto al valore basale (269,9 vs 281,06 pg/ml) mentre nel gruppo B aumentava significativamente (117 vs 185 pg/ml). Non si registravano effetti collaterali, significativi, all’assunzione dei due chelanti ad esclusione di crampi addominali in 1 paziente che assumeva carbonato di lantanio.
I due chelanti si sono dimostrati entrambi efficaci nel ridurre la fosforemia. Il calcio carbonato ai dosaggi utilizzati non ha provocato ipercalcemia. L’assunzione dei due farmaci non si è associata ad effetti collaterali significativi.