In soggetti sottoposti ad emodialisi e' stato dimostrato come la supplementazione con vitamina D nelle forme nativa/attiva possa essere efficace nella prevenzione dell'anemia e della EPO resistenza secondaria ad infiammazione. Non esistono dati in letteratura che dimostrino la stessa efficacia in dialisi peritoneale.
Il gruppo toscano DP ha elaborato un data base dove sono stati raccolti dati di 182 pazienti incidenti anno 2011-2013 per un totale di 459 registrazioni . E' stata fatta una correlazione tra pazienti in terapia con vitamina D attiva, valori di emoglobina , dose di ESA , e PCR.
I risultati ottenuti evidenziano che i pazienti trattati con vitamina D attiva presentano valori medi di emoglobina pari a 11,2 g/dl e valori medi di PCR pari a 0,9 mg/dl. Nei soggetti non trattati i valori medi di emoglobina erano 11,2 e i valori di PCR 2,3 .
Nella coorte di pazienti in cui la emoglobina presentava valori inferiori di 10,5 g/dl prevalevano i pazienti che non assumevano vitamina D.
In un unica coorte composta da 35 pazienti e' stato possibile valutare il dosaggio ematico della vitamina D e l' uso in terapia di vitamina D nativa. In questa coorte si osservava che chi eseguiva terapia con vitamica D nativa o aveva dosaggio di vitamina D superiore a 15 nanogrammi /ml , dimostrava valori più elevati di emoglobina e valori più bassi di PCR
Questi risultati preliminari necessitano di conferma mediante la diffusione del dosaggio della vitamina D e l'aggiunta nel data base della distinzione sul tipo di vitamina D usata in terapia ,tuttavia suggeriscono l’ipotesi che la supplementazione con vitamina D, nelle forme nativa/attiva , potrebbe essere efficace nel trattamento ed anche nella prevenzione dell’anemia e della EPO resistenza secondarie ad infiammazione.