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Diagnostica - Casi Clinici

La neuropatia ottica ischemica anteriore: una temibile e...

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Razionale

La neuropatia ottica ischemica anteriore (AION) è un evento drammatico che esordisce con perdita acuta della vista in soggetti in dialisi peritoneale (DP). Può essere mono o bilaterale ed è spesso associata ad alcuni fattori di rischio.

Casistica e Metodi

G.S. 4 anni affetto da Nefronoftisi con fibrosi epatica, in trattamento di DP, sottoposto a bi-nefrectomia per ipertensione severa, presenta nell'estate 2013, al risveglio riduzione del visus con fissità dello sguardo. All’ingresso in Reparto. si evidenziava severa ipotensione (PA 50/30), midriasi bilaterale, rifolesso fotomotore assente, amaurosi. Iniziava terapia reidratante con fisiologica e steroidi in bolo (Metilprednisolone 10 mg/kg/die x 6 gg consecutivi) e poi clexane ed aspirina. L'EEG evidenziava un “rallentamento della attività elettrica con più evidente focalità emisferica sinistra” e l'RMN encefalo per studio dei nervi ottici non mostrava evidenti alterazioni morfostrutturali.
Il monitoraggio oculistico rilevava "Pupille in media midriasi areagenti. Fundus OS: edema nella papilla con area di ischemia. Fundus OD: edema della papilla, macula trofica", con retinogramma (in OS retinite ischemica anteriore acuta da probabaile ipotensione sistemica e occlusione dell' arteria cilioretinica) e PEV (tempo di latenza ai minimi della norma ed ipovoltaggio in visione binoculare) patologici.

Si assisteva poi a ripresa del riflesso fotomotore e in OS riperfusione del territorio dell'arteria cilio-retinica.

Il follow-up a 6 mesi evidenzia parziale recupero dell'acuità visiva (2/10 in 00), miglioramento dei reperti strumentali.

Risultati

Conclusioni

AION è una infrequente complicanza in corso di DP, secondaria a una grave ipotensione arteriosa.

Poichè il meccanismo etiopatogenetico agisce per lo più durante le ore notturne, l'assenza di sintomatologia soggettiva (dolore) non consente un trattamento tempestivo e la prognosi è spesso infausta quoad functionem. È quindi necessaria una politica di prevenzione in presenza di fattori di rischio (età, stato anefrico, elevata temperatura ambientale) con una corretta informazione ai care-giver su una attenta sorveglianza della pressione arteriosa.

Puteo F., Carbone V., Sciruicchio V.*, Guerrieri S.**, Messina G., Depalo T., Giordano M.
(UO Nefrologia e dialisi Pediatrica, * UO Neurologia Pediatrica - Ospedale Pediatrico "Giovanni XXIII" BARI; ** Istituto di Oftalmologia, Univeristà di Bari - AOU Policlinico - Bari)
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