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Diagnostica - Casi Clinici

INTRAPPOLAMENTO DI CATETERE PERITONEALE NELLA FIMBRIA TUBARICA IN UNA DONNA CON SINDROME MALFORMATIVA COMPLESSA: UNA COMPLICANZA RARA MA TEMIBILE

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Razionale

Tra le cause di malfunzionamento del catetere da dialisi peritoneale figurano errato posizionamento, kinking, dislocazione, trombosi endoluminale, avvolgimento attorno al catetere dell’omento, aderenze e stipsi. L’occlusione da tessuto annessiale rappresenta una causa rara ma temibile, tale da richiedere immediata revisione chirurgica. Un evento simile è stato descritto in una paziente pediatrica. Il caso da noi riportato descrive per la prima volta l’intrappolamento del catetere peritoneale nella fimbria tubarica in una donna con sindrome malformativa complessa.

Caso clinico

Una donna di 37 anni in trattamento CAPD da 8 mesi presso il nostro Centro giunge a visita riferendo difficoltà ad effettuare gli scambi peritoneali per deficit di carico e scarico del dialisato. La paziente era portatrice di catetere di Tenckhoff pediatrico a causa di una sindrome malformativa caratterizzata da ipoevolutismo (peso 26 kg, altezza 1.32 m), microcefalia, palatoschisi, ugola bifida, nefronoftisi e reflusso vescico-ureterale, parzialmente corrette in età pediatrica. Veniva eseguita radiografia addome che mostrava proiezione dell’apice del catetere sul sacro. Si procedeva a lavaggi peritoneali con eparina e a tentativo di riposizionamento tramite guida semi-rigida endoluminale, senza successo. Veniva pertanto eseguita laparoscopia esplorativa, che evidenziava punta del catetere in pelvi, con aderenze da suzione da parte della fimbria tubarica destra non rimuovibili con la sola trazione. Dopo la lisi delle aderenze con ripristino della pervietà del catetere, lo stesso veniva riposizionato nel Douglas e le due fimbrie venivano ancorate al peritoneo. Al termine della procedura la paziente ha potuto riprendere regolarmente il trattamento CAPD.

Risultati

Conclusioni

Tra le cause di malfunzionamento di catetere peritoneale l’occlusione da tessuto annessiale rappresenta una rara complicanza che tuttavia non deve essere sottovalutata nei pazienti di sesso femminile, in particolare se con conformazione anatomica complessa. Nel caso specifico la revisione laparoscopica ha consentito il ripristino della funzionalità del catetere evitandone la sostituzione chirurgica.

Sileno G.1, Grosjean F.1, Mangione F.1, Marchi G.1, Scaramuzzi ML.1, Ticozzelli E.2, Abelli M.2, Dal Canton A.1
(Dipartimento di Nefrologia, Dialisi e Trapianto (1), Chirurgia Generale 2 (2), Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo e Università degli studi di Pavia)
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