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Predialisi - Scelta dialitica

PDTA in Dialisi peritoneale: un approccio olistico e di condivisione pluridisciplinare.

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Razionale

I Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) rappresentano modelli organizzativi-gestionali di grande utilità nel processo di diagnosi e cura del malato cronico, garantendo attraverso un approccio multi-professionale un’assistenza di qualità e continuità basata sulle LG disponibili. L’attività nefrologica deve garantire una terapia sostitutiva mirata e “tailored” sul paziente. L’accesso alla dialisi deve avvenire in maniera pianificata e viene articolato in un programma di informazione e formazione fornito al paziente ed ai suoi familiari, soprattutto se indirizzato ad un self-management. Così un PDTA diviene uno strumento di governo clinico che supera la logica di erogazione di prestazioni pluridisciplinari, frammentate, scollegate, costringendo il paziente ad essere l’unico collante dei vari report specialistici. Nelle varie fasi della MRC, il paziente si interfaccia con professionisti diversi dal momento della scelta consapevole della modalità dialitica, alla fase di realizzazione dell’accesso ed  alla valutazione dell’adeguatezza del trattamento e della prescrizione delle terapie mediche e nutrizionali.

Proponiamo un PDTA di Dialisi Peritoneale, già approvato dal management della nostra AO, costruito nelle varie fasi coinvolgendo: medico di MG, nefrologo e team infermieristico dedicato, chirurgo ed anestesista, nefrologo e chirurgo pediatra, laboratorista e virologo, cardiologo, nutrizionista, assistente sociale, psicologo, responsabile di Qualità ed Accreditamento, ingegnere informatico. Tale percorso è stato concepito nel corso  di eventi formativi accreditati e successivamente costruito all’interno di focus group mensili tra le professionalità direttamente coinvolte in dialisi peritoneale.

Il PDTA consente di tornare ad un approccio olistico alla malattia, ottimizzando e sinergizzando le varie risorse umane e tecnologiche, favorisce un rapporto costruttivo e aggiornato fra tutti gli specialisti coinvolti attraverso degli Audit periodici. Sarebbe auspicabile esportare tale modello anche a livello regionale per favorire la diffusione di una uniformità di comportamenti tra gli operatori nelle varie fasi di cura ed una maggiore penetrabilità territoriale della metodica dialitica peritoneale.

Casistica e Metodi

Risultati

Conclusioni

Mollica A., Vaccarisi S., Papalia T., Aceti MR., Bevacqua P., Armentano M., Greco A., Perugini D., Albisani R., Misuraca G, Bonofiglio M., Funaro A., Loizzo M., Palazzo S., Bloise S., Segreto S., Di Terlizzi R., Giraldi C., Vaccarella S., De Rose. F., Bonofiglio R.
(UOC Nefrologia, Dialisi e Trapianto – UOC Chirurgia epato-biliare e dei Trapianti – UOC Chirurgia Pediatrica – UOC Anestesia e Rianimazione – UOC Cardiologia – UOC Virologia- UOC Laboratorio Analisi Cliniche – Nutrizionista - Dipartimento Salute Mentale – UO Qualità, Accreditamento, Ricerca ed Innovazione – Assistente socio-sanitario - Ingegnere informatico - P.O. Annunziata – A. O. Cosenza)
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