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Catetere peritoneale

Analisi comparativa costi-benefici tra tecnica Open e Videolaparoscopia interventistica nell’inserzione del catetere peritoneale: benefici a breve e lungo termine

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Razionale

La dialisi peritoneale (DP) è un trattamento efficace nei pazienti con ESRD. Il successo della DP  dipende principalmente  da un ottimale funzionamento del catetere peritoneale (CP). Tradizionalmente i cateteri peritoneali venivano inseriti con tecnica “open” producendo una breccia chirurgica nell’addome superiore. In tempi più recenti la tecnica video-laparoscopica (VLOH)  “only one hole” è diventata sempre più popolare soprattutto in quei pazienti con pregressi interventi di chirurgia addominale. Per una maggiore sicurezza la nostra equipe effettua una metodica  interventistica (VLTH) “three holes” che ci permette con la microstrumentazione anche l’adesiolisi del peritoneo conseguente ai precedenti interventi. Scopo di questo lavoro è stato quello di confrontare i costi e i benefici di entrambe tra metodica open e VLTH.

Casistica e Metodi

 Nel periodo agosto 2013 a ottobre 2015 (16 mesi) sono stati inseriti presso il nostro centro 17 cateteri peritoneali: 7 in VLTH e 10 in open. Abbiamo valutato: costo per il posizionamento del catetere,  possibili esiti  inclusi infezione dell’exit-site e del tunnel, peritoniti, sanguinamenti pericannulari, dislocazione del catetere, osservati entro trenta giorni dal’intervento chirurgico.

Risultati

La tecnica VLTH, (comprensiva dei costi di degenza e del personale)  nonostante i costi iniziali più alti ( € 5,800 ) rispetto alla tecnica open ( € 4,800 ) consente però di posizionare i cateteri anche nei pazienti con pregressi interventi addominali con la possibilità di effettuare interventi chirurgici contemporaneamente al posizionamento del CP (esempio: chiusura di breccia addomino-toracica, colecistectomia). Il primo dei pazienti in DP grazie alla VLTH è stato trapiantato di rene dopo 28 mesi senza evidenza di aderenze peritoneali.

Conclusioni

Dopo attenta ed estensiva revisione della letteratura possiamo concludere che la VLTH estende “l’offerta” della DP in grande sicurezza a quei pazienti fino ad oggi costretti alla terapia sostitutiva extracorporea ed in particolare ai pazienti over 80 anni e pazienti con Frazione Cardiaca di Eiezione < 30% .

Caria S.(1), Cannas K.,Pisano G.(1),Pisano M.(2), Bolasco P.(1)
((1)S.C. Territoriale di Nefrologia e Dialisi ASL 8 Cagliari; (2)S.C. di Chirurgia Ospedale San Marcellino Muravera )
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