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Peritonite - EPS

LA BIOPSIA DEL PERITONEO AL TERMINE DELLA DIALISI PERITONEALE

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INTRODUZIONE

La perdita della funzione della membrana peritoneale è uno dei fattori principali responsabile della sospensione del trattamento peritoneale. Sebbene il meccanismo patogenetico di queste alterazioni non sia ancora completamente definito, è diffusamente accettato che queste alterazioni della funzione siano secondarie ad alterazioni strutturali della membrana peritoneale, in parte legate alla bio-incompatibilità delle soluzioni e in parte ad una risposta individuale geneticamente determinata. Una delle complicanze più temibili del trattamento peritoneale è la Peritonitesclerosante incapsulante caratterizata da alterazioni morfo-funzionali della membrana peritoneale molto suggestive.

Scopo dello studio è stato quello di analizzare la biopsia del peritoneo eseguita alla sospensione del trattamento sostitutivo peritoneale per valutare le modificazioni morfologiche presenti. (Williams JD et al; Morphologic changes in the peritoneal membrane of patients with renal disease; J Am Soc Nephrol;2002)

PAZIENTI E METODI

Le biopsie sono state eseguite al momento dell’avulsione del catetere peritoneale in occasione del drop-out della metodica avvenuto per diverse cause.

Le biopsie sono state processate con Ematossilina Eosina. Sono stati studiati: assenza/presenza di mesotelio, spessore dello strato sottomesoteliale (SSM) in micron, grado di vasculopatia espressa attraverso la valutazione delle anomalie dei vasi dello strato submesoteliale, neoangiogenesi (numero di vasi per mm2) e presenza/assenza di flogosi acuta o cronica.

Sono stati valutati 29 pazienti con età media di 51.5 anni (23-80). 9 pazienti erano in trattamento CAPD e20 inAPD.

I pazienti sono stati divisi in tre gruppi a seconda della durata del trattamento: gruppo 1 (6 pazienti 0-30 mesi), gruppo 2 (15 pazienti, 31-70 mesi), gruppo 3 (8 pazienti, > 70 mesi).

RISULTATI

I risultati ottenuti sono riassunti nella tabella seguenti: Figura 1

Nei tre gruppi non abbiamo riscontrato differenze significative per i parametri studiati.

Nella Figura 2 è rappresentata biopsia peritoneale di paziente sottoposto a dialisi peritoneale per 20 mesi. Nella Figura 3 sono riportate le alterazioni morfologiche della membrane peritoneali di un paziente sottoposto a dialisi peritoneale per 100 mesi.

L’evoluzione dei pazienti al momento del drop-out e’ stata la seguente: gruppo 1: un paziente deceduto , 5 trasferiti in emodialisi; gruppo 2: 13 trasferiti in emodialisi, 2 pazienti trapiantati; gruppo 3: 3 pazienti trasferiti in emodialisi, 5 pazienti trapiantati.

Nel corso del follow-up dopo il drop-out, sei pazienti (20.6% del totale) hanno sviluppato peritonite sclerosante incapsulante (diagnosi strumentale e istologica).

Di questi sei, tre sono deceduti (uno in trattamento emodialitico e due soggetti durante trapianto). I restanti tre hanno risposto alla terapia e sono attualemnte in emodialisi.

CONCLUSIONI

L'ispessimento dello strato sottomesoteliale e la neoangiogenesi sono caratteristici dei pazienti trattati con dialisi peritoneale. La biopsia peritoneale è utile per osservare le alterazioni istomorfologiche in corso di dialisi peritoneale. Tuttavia non ci permette di avere una valutazione del rischio di sviluppare peritonite sclerosante incapsulante, confermando la genesi multifattoriale di questa patologia che comprende sia fattori ambientali che una predisposizione genetica individuale.

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pubblicata il  02 maggio 2016 
da Ciurlino D, Stucchi A, Bonelli F, Dambrosio G, Bertoli SV
(IRCCS Multimedica U.O Nefrologia e Dialisi, Via Milanese 300 , Sesto San Giovanni (Milano))
Parole chiave: biopsia peritoneale
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