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Adeguatezza - FRR - Nutrizione

LA RIDOTTA ESPOSIZIONE DELLA MEMBRANA PERITONEALE AL GLUCOSIO RIDUCE IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE NEI PAZIENTI IN DIALISI PERITONEALE?

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Razionale

I pazienti in emodialisi e in dialisi peritoneale soffrono di mortlità cardiovascolare superiore rispetto alla popolazione gnerale. Nei pazienti in Dialisi Peritoneale le motivazioni della mortalità e morbidità cardiovascolare vanno ricercate nella concentrazione elevata di glucosio delle sacche e nella insufficiente ultrafiltrazione con espansione del volume extracellulare. ("Krediet RT 2010" [1]).

Abbiamo pertanto confrontato 40 pazienti che eseguono Dialisi Peritoneale con sacche solo a base di glucosio ( gruppo A) con 20 pazienti che eseguono nel loro programma sacche prive di glucosio ( "Kopple JD 1995" [2] (full text)) da due anni (gruppo B).

Casistica e metodi

A tutti i pazienti ( 60) abbiamo dosato albumina plasmatica, Hb glicata, LDL, TG, (per valutare gli effetti sistemici del glucosio delle sacche) ,PCR e Ca 125 nel liquido peritoneale secondo l'appareance rates (per valutare l' impatto infiammatorio sulla membrana peritoneale e sistemico ) e Kt/v e clearance creatinina (per valutare variazioni di depurazione). I valori sono stati analizzati prima dell'inizio dell'uso delle sacche senza glucosio e dopo diue anni di trattamento.

Nessun paziente analizzato eseguiva nel suo programma dialitico sacche ad alta concentrazione di glucosio (3.86 - 4.5) perchè venivano sottoposti a controllo UNIPET e KT/V che permetteva di eseguire metodiche dialitiche adeguate e personalizzate con buona UF e depurazione.

Risultati

Il confronto tra i due gruppi indagati evidenziava:

- nessuna variazione significativa della PCR ( valori medi 1.4mg/l), del Ca125 ( valori medi 34 U/ml ), del KT/V (valori medi 1,6) e della albumina plasmatica ( valori medi 3.1g/l) tra i due gruppi;
- migliore controllo della emoglobina glicata nel gruppo B con valori medi 5.2 % ( gruppo A valori medi di 6.5%);

- migliore controllo LDL nel gruppo B con valori medi 88 mg/dl ( gruppo A valori medi di 125mg/dl);

- eventi cardiovascolari nei due anni di indagine:

  • nel gruppo A : 2 decessi e 2 IMA e 1 TIA;
  • nel gruppo B : 2 IMA  e nessun decesso a parità di età anagrafica;

Conclusioni

L''uso delle sacche prive di glucosio permette una adeguata depurazione e ultrafiltrazione al pari delle sacche a bassa concentrazione di glucosio.

Le sacche a base di aminoacidi non hanno dimostrato miglioramento dei valori di albumina plasmatica e pertanto sembrano avere poco impatto come supporto nutrizionale. Tutti i pazienti indagati mantenevano buoni valori di albumina plasmatica attraverso particolare cura dell'apporto nutrizionale tramite dieta ( albume d'uovo... ) o prodotti aggiuntivi (alfa kappa, nepro...).

La minore esposizione al glucosio non sembra interferire sulla infiammazione sistemica e locale : nessuna variazione nei valori di PCRCa 125 tra i due gruppi. I pazienti mantenevamo valori stabili nel tempo indipendenti dal tipo di sacca utilizzata.

È possibile che la minore esposizione al carico di glucosio permetta di salvaguardare i pazienti da rischi cardiovacolari negli anni di osservazione. I pazienti con eventi cardiovascolari necessitavano di maggiore controllo del volume extracellulare e presentavano minore ultrafiltrazione tramite la membrana peritoneale e ridotta funzione renale residua, pertanto non potevano eseguire sacche a bassa concentrazione di glucosio o aminoacidi.

release  1
pubblicata il  02 maggio 2016 
da Finato Viviana, Bianchi Sonia, Fogli Roberto, Biagioni Alessandra
(Ambulatrio dialisi peritoneale USL 11 Empoli)
Parole chiave: stato nutrizionale, ultrafiltrazione peritoneale
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