Alterazioni dei lipidi circolanti sono molto frequenti in tutti gli stadi della malattia renale cronica (MRC), dal suo instaurarsi fino alla fase della terapia sostitutiva (dialisi e trapianto) ed è caratterizzata da modificazioni sia quantitative (aumento o riduzione di singole frazioni lipidiche) sia qualitative (intese come modificazioni della composizione delle singole lipoproteine). (Kwan BC-2007 [1] (full text))
La dislipidemia è uno dei fattori di rischio cardiovascolare e secondo la letteratura internazionale I pazienti in trattamento dialitico peritoneale (PD) presentano elevati valori di LDL Colesterolo (LDL-C) e Trigliceridi (TG) con percentuale rispettivamente del 45% e 60-80%. (Kronenberg F. 2003 [2])
Il gruppo toscano di dialisi peritoneale aveva osservato nel 2014 che la dislipidemia e l’utilizzo delle statine nei propri pazienti sembrava essere minore rispetto ai dati conosciuti.I controlli sono continuati, i risultati vengono inseriti nel ToscaDIP (il nostro data base) ogni 6 mesi, e a distanza di 2 anni abbiamo una nuova lettura.
Al 31 dicembre 2015 sono stati raccolti i dati di 242 pazienti: Maschi (66%) con percentuale di diabetici del 24.8% Ipertesi 90.5% Dislipidemici 30.6%.
La metodica dialitica maggiormente rappresentata era APD, 66%, contro 33% di CAPD.
IL 70.4% utilizza glucosio al 1.36/1.5 %, il 24.3% al 2.27/2.5% e il 5.4% al 3.85/4.5 Poliglucosio il 33%.
GFR medio 5.1ml/min Diuresi residua media 1300cc.
Risultati relativi a 232 pazienti (96%): 122 pazienti ( 52.5% ) presentava LDL-C >100 mg/dl dei quali 50 (41%) LDL-C > 150 mg/dl Ipertigliceridemia (TG>150) in 76 pazienti su 178 (42.7%) di cui il 23% diabetici e 48 pazienti (27%) presentavano LDL-C >100.
La terapia con Statine veniva effettuata da 81 pazienti (35%). Il 23% nei pazienti con LDL-C > 100mg/dl diabetici e 48 pazienti (27%) presentava LDL-C >100.
Rispetto ai dati del 2014 si rileva una percentuale ipercolesterolemici ( 31% contro il 25%) in linea con i dati della letteratura L’ipertriglireridemia era presente nel 42.7%: valori più bassi rispetto ai dati esistenti e che potrebbe essere in relazione all’utilizzo di glucosio a bassa concentrazione nei pazienti del nostro gruppo ed inoltre sembra essere indipendente dall’ipercolesterolemia.
Nessuna correlazione tra dislipidemia e modalità dialitica, diuresi residua, concentrazione di glucosio, PCR, efficienza dialitica ( in termini di Clearance settimanale e KT/V ) Abbiamo notato una correlazione tra valori di albiminemia, PTH Fosforo e incremento di LDL-C.
Il consumo di statine si mantiene a valori bassi come già notato in precedenza.
Risparmio o pazienti "più sani"?
[1] Kwan BC, Kronenberg F, Beddhu S et al. Lipoprotein metabolism and lipid management in chronic kidney disease. Journal of the American Society of Nephrology : JASN 2007 Apr;18(4):1246-61 (full text)
[2] Kronenberg F, Lingenhel A, Neyer U et al. Prevalence of dyslipidemic risk factors in hemodialysis and CAPD patients. Kidney international. Supplement 2003 May;(84):S113-6
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