La dislipidemia è uno dei fattori di rischio cardiovascolare e secondo la letteratura internazionale I pazienti in trattamento dialitico peritoneale (PD) presentano elevati valori di LDL Colesterolo (LDL-C) e Trigliceridi (TG) con percentuale rispettivamente del 45% e 60-80%.
Il gruppo toscano di dialisi peritoneale aveva osservato nel 2014 che la dislipidemia e l’utilizzo delle statine nei propri pazienti sembrava essere minore rispetto ai dati conosciuti.
I controlli sono continuati, i risultati vengono inseriti nel ToscaDIP (il nostro data base) ogni 6 mesi e a distanza di 2 anni abbiamo una nuova lettura.
Al 31 dicembre 2015 sono stati raccolti i dati di 242 pazienti: Maschi (66%) con percentuale di diabetici del 24.8 % Ipertesi 90.5% Dislipidemici 30.6%
La metodica dialitica maggiormente rappresentata era APD(66%) contro 33% di CAPD
IL 70.4% utilizza glucosio al 1.36/1.5 %, il 24.3% al 2.27/2.5% e il 5.4% al 3.85/4.5 Poliglucosio il 33%
GFR medio 5.1ml/min Diuresi residua media 1300cc
Risultati relativi a 232 pazienti (96%) :122 pazienti (52.5%) presentava LDL-C >100 mg/dl dei quali 50 (41%) LDL-C > 150 mg/dl Ipertigliceridemia (TG>150) in 76 pazienti su 178 (42.7%) di cui il 23% diabetici e 48 pzienti (27%) presentava LDL-C >100
La terapia con Statine veniva effettuata da 81 pazienti (35%) Il 23% nei pazienti con LDL-C > 100mg/dl
Rispetto ai dati del 2014 si rileva una percentuale ipercolesterolemici in linea la letteratura L’ipertriglireridemia era presente nel 42.7%: valori più bassi rispetto ai dati esistenti e sembra essere indipendente dall’ipercolesterolemia L’uso di statine nei dislipidemici è bassa e i valori sono simili a quelli riscontrati nel 2014. Questione di risparmio o pazienti più "sani"?