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Casi clinici

CASE REPORT: CHILOPERITONEO DURANTE IL POSIZIONAMENTO DEL CATETERE PERITONEALE IN PORTATORE DI TRAPIANTO RENALE

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INTRODUZIONE

Non sempre l’evento infettivo può giustificare la presenza di dialisato torbido in Dialisi Peritoneale (DP). Sono descritti casi di Ascite Chilosa (AC) caratterizzati dalla presenza di liquido peritoneale torbido e biancastro non correlato ad episodi infettivi. Nella popolazione generale le cause più comuni di questa condizione clinica sono rappresentate da neoplasie addominali, anomalie del sistema linfatico, cirrosi epatica, pancreatite, tubercolosi peritoneale e farmaci (Al-Busafi SA- Chylous ascites: Evaluation and Management 2014). Nella popolazione in DP, l'incidenza, la clinica e gli approcci diagnostici non sono univoci.

SCOPO DEL LAVORO

Sulla base della nostra esperienza personale di tre casi di AC (su un totale di 125 pazienti trattati), due portatori di trapianto renale e tutti in terapia con calcio antagonisti diidropiridinici (CA), riportiamo il caso clinico più inusuale. Successivamente abbiamo fatto una revisione della casistica presente in letteratura (Pubmed) negli ultimo otto anni. (Chee Kay Cheung- Chylous ascites: an unusual complication of peritoneal dialysis..2008) [1] (full text))

MATERIALI E METODI

Uomo di 69 aa, iperteso, affetto da Malattia Renale Cronica (MRC) da nefroangiosclerosi, portatore di trapianto renale (TPX) da undici anni, ancora in terapia immunosoppressiva (steroide e inibitori Calcineurina) e antipertensiva con Lercanidipina. Rientra in DP per nefropatia progressiva cronica del TPX . Durante l’intervento di posizionamento del CP riscontriamo la presenza di liquido peritoneale torbido e di aspetto biancastro. Abbiamo eseguito una serie di indagini di biochimica clinica, microbiologiche e colturali e di imaging.

RISULTATI

I risultati delle indagini sono riportati nella Tabella: 

CARATTERISTICHE DEL LIQUIDO PERITONEALE NELLA AC
COLORE E ASPETTO TORBIDO E LATTESCENTE
TRIGLICERIDI 510MG/dL
CONTA DEI GLOBULI BIANCHI 655 10ˆ3/mm3 (>70% mononucleati)
COLESTEROLO 42mg/dL (ascite/siero <1)
COLTURALI NEGATIVI PER GERMI COMUNI E BK
CITOLOGIA NEGATIVA PER MALIGNITA'
AMILASI PANCREATICA 13u/L
GLUCOSIO 93mg/dL

La TAC dell'addome escludeva cause di secondarietà.

Il quadro si è normalizzato alla sospensione della terapia con Lercanidipina.

CONCLUSIONI

Seppure i casi di AC decritti in letteratura non siano molti, è comunque una evenienza cui pensare in presenza di dialisato torbido, anche perchè la diagnosi differenziale con la causa infettiva è rapida e semplice. Rivedendo i dati della letteratura l'incidenza dell'AC è variabile, arrivando fino al 20% nei casi iatrogeni (Hsiao PJ et al Clinical Nephrology 2010,74(3):217-222 [2]). Nella popolazione in DP le cause di AC più frequentemente riscontrate sono le iatrogene (farmacologiche e chirurgiche), e comunque non correlate alla metodica dialitica di per sè. (Yi-ting Chen A rare cause of chylous ascites Clin Kidney J 2014 [3]) I criteri diagnostici comprendono valori elevati dei trigliceridi nel liquido peritoneale (con cut-off > 200 mg/dl) e rapporto colesterolo ascitico/sierico basso (<1). (Said A- Chylous ascites: Evaluation and Management 2014).

Da segnalare la peculiarità nel nostro caso del riscontro di AC in paziente non ancora in trattamento dialitico peritoneale, che ne conferma l'indipendenza dalla metodica dialitica.

release  1
pubblicata il  03 maggio 2016 
da C. Del Corso, V. Marchetti, A. Tavolaro, W. Lunardi, M.G. Betti
(Dialisi Peritoneale U.O Nefrologia e Dialisi di Pistoia; Azienda USL Toscana Centro)
Parole chiave: catetere peritoneale, chiloperitoneo, dialisi peritoneale
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