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Miscellanea

L’UTILIZZO DELLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (TIC) NELLA GESTIONE DELLA TERAPIA DIALITICA DOMICILIARE COME MEZZO DI COMUNICAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO

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Introduzione

La gestione della terapia dialitica peritoneale nel Verbano-Cusio-Ossola prevede l’utilizzo di procedure aziendali standardizzate [1].

Esse vengono gestite in prima istanza da personale esperto che si occupa di addestrare paziente e caregiver all’applicazione delle stesse.

Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) dedicato al paziente nefrologico in Regione Piemonte (DGR n°59-3569 del 19/03/2012) ha permesso un incremento del numero di pazienti in trattamento dialitico domiciliare e ha messo in evidenza nuove peculiarità riferite all’utenza ed al loro background familiare.

Paziente e caregiver, spesso mercenario (es. badanti) hanno dimestichezza nell’utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC).

È un dato consolidato che la comunicazione per immagine ha preso sempre più il sopravvento rispetto a quella tradizionale dattiloscritta.

Il management della dialisi peritoneale a domicilio, prevede l’utilizzo delle procedure aziendali codificate, così come che le stesse vengano impartite da personale sanitario dedito all’addestramento di pazienti e caregiver [2] (full text).

Vi è inoltre la necessità di addestrare il personale per la gestione clinica nei reparti di degenza o presso strutture extra ospedaliere presenti sul territorio come nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA).

Da questa realtà nasce l’esigenza di poter fruire delle procedure con facilità sia all’interno dell’ambiente ospedaliero, ma soprattutto al domicilio del paziente o in strutture territoriali [3] (full text).

Una risposta a tale esigenza potrebbe essere l’utilizzo del QR Code, un codice a barre bidimensionale, sotto forma di matrice, composto da moduli all’interno di uno schema di forma quadrata.

Materiali e Metodi

Il QR CODE è una TIC è di facile consultazione, soprattutto in considerazione dell’amplia diffusione nell’utilizzo di smartphone o tablet negli ultimi anni.

La traduzione letterale di QR CODE è: risposta rapida in codice.

Il progetto prevede di creare dei QR CODE ad hoc che contengano brevi filmati o slide sequenziali, inerenti le diverse fasi del traning per la corretta gestione dei programmi di Dialisi Peritoneale a domicilio o in RSA.

Il QR CODE posizionato sul Cycler sotto forma di etichette plastificate può essere scansionato e letto da qualunque smartphone o tablet.

Le immagini visive in esso contenute, possono far riferimento a procedure standard o a modalità di risoluzioni di piccoli problemi ricorrenti, cui il paziente spesso deve far fronte presso a domicilio nella gestione della propria terapia dialitica.

La creazione del QR CODE è di facile applicazione:

  1. Registrazione account di GOOGLE:
  2. Creazione del QR e salvataggio dell’immagine. Che prevede due opzioni: il QR Code STATICO,in caso di modifica delle informazioni deve essere ricreato un nuovo QR; ed il QR Code DINAMICO, permette di poter modificare il contenuto del QR senza ricrearne un altro, l’immagine resta la stessa;
  3. Registrazione dei filmati delle procedure;
  4. Caricamento del video su Youtube, grazie all’account Google creato in precedenza, le impostazioni da utilizzare rispetto alla privacy sono con modalità «NON IN ELENCO», ciò consente la consultazione solo ai possessori del QR;

Condivisione del video tramite opzione CONDIVIDI di Youtube che permette di ottenere l’URL privato utilizzabile con il QR Code GENERETOR.

Il QR Code risulta essere una TIC di facile consultazione, velocemente divulgabile nell’utilizzo comune, con costi irrilevanti.

Risultati

L’idea di questo progetto, attualmente utilizzato in via sperimentale nella nostra realtà operativa, nasce dall’esigenza di venire incontro alle difficoltà dell'utenza cui quotidianamente ci rivolgiamo, nella fattispecie alle difficoltà che si incontrano nella gestione domiciliare o sul territorio (RSA), di patologie complesse ed altamente invalidanti come la Malattia Renale Cronica in fase terminale [4].

Con tale modalità clinico-assistenziale, l’attore protagonista è il paziente o chi allo stesso si dedica, che si fa carico in prima persona della gestione della terapia presso il proprio domicilio sia esso casa o altro tipo di residenza, comunque un ambiente “non protetto”.

L’utilizzo delle TIC e nella fattispecie del QR Code in tale ambito, potrebbe consentire:

  • Maggiore sicurezza al paziente e al caregiver nella gestione domiciliare della terapia e riduzione dello stato di ansia legato alla terapia stessa.
  • Riduzione del margine di errore nell’esecuzione delle procedure, i video permettono di ottenere messaggi più chiari rispetto alle procedure tradizionali.
  • Più semplice reclutabilità di caregiver mercenario di nazionalità straniera, che attraverso i filmati supera è più facilmente l’ostacolo legato alla lingua.
  • Riduzione del numero di accessi ospedalieri correlati al re-traning
  • Risparmio in termini di tempo che il personale spende per accedere alle procedure
  • Utilizzo di strumenti e/o tecnologie a favore di una terapia di eccellenza

Conclusioni

La comunicazione per immagini e l’utilizzo delle tecnologie, oggi ha superato quella che è la comunicazione verbale o scritta, queste ultime infatti risultano essere meno chiare e più difficili da applicare su una tipologia di paziente anziano e con numerose comorbidità che rendono difficoltosa la gestione di una terapia al domicilio.

L’utilizzo delle TIC faciliterebbe la diffusione delle buone pratiche aziendali e nella fattispecie, potrebbe migliorare lo sviluppo del programma di Dialisi Peritoneale Domiciliare con le relative ricadute in termini di deospedalizzazione e gestione territoriale del paziente con Malattia Renale Cronica [5]. Limitando gli accessi dello stesso alla Struttura Ospedaliera per eventi acuti o per i controlli di routine regolarmente programmati.

L’impiego di strumenti e tecnologie ha l’obiettivo di mantenere elevato lo standard di qualità della terapia erogata, anche nei momenti di assenza di personale sanitario specializzato.

Nella nostra realtà operativa partendo da tali presupposti si sta valutando l’opportunità di un utilizzo abituale del QR Code nella gestione dei programmi di Dialisi Peritoneale sul territorio.

Tale modus operandi potrebbe essere esteso anche ad altri ambiti assistenziali caratterizzati da un forte feedback tra ospedale e territorio.

release  1
pubblicata il  03 maggio 2016 
da De Nicola M., Bonvegna F., Borzumati M., Gioira S.
(SOC Nefrologia e Dialisi - Ospedale Castelli Verbania)
Parole chiave: applicazioni tecnologiche, Dialisi Peritoneale, QR Code, Terapia Domiciliare
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