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Miscellanea

Influenza della metodica dialitica sull’outcome del trapianto renale: esperienza dell'UOC Nefrologia con Trapianto Ospedale Civico Palermo

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Background

L’effetto della modalità di dialisi sugli outcomes del trapianto renale è ancora oggi oggetto di dibattito. Se da un lato alcuni autori negano l’esistenza di una reale influenza, altri invece suggeriscono che la dialisi peritoneale favorisca l’immediata ripresa funzionale dopo il trapianto, probabilmente come risultato di un bilancio idrico positivo.

In questo studio, abbiamo valutato l'influenza della modalità di dialisi pre-trapianto sulla funzione renale a breve e medio-lungo termine.  [1], [2], [3], [4] (full text)

Pazienti e metodi

Tra la popolazione dei pazienti trapiantati presso la nostra U.O. nel periodo 2001-2014 (N=589) abbiamo selezionato 95 pazienti in dialisi peritoneale che hanno ricevuto un trapianto di rene da donatore cadavere, comparandolo con un gruppo controllo di pazienti in emodialisi riceventi un trapianto consecutivo in ordine temporale. Sono stati esclusi dallo studio i soggetti sottoposti a trapianto da donatore vivente.Abbiamo valutato le differenze cliniche dei pazienti in PD e in HD al momento dell’iscrizione in lista e il loro impatto sul case-mix.

L’età media dei pazienti in entrambi i gruppi è risultata sovrapponibile, 51 aa (range 20-75 aa) contro 49 aa (range 25-71 aa), rispettivamente DP/HD, mentre l’età dialitica tra i due gruppi è risultata statisticamente significativa, con una popolazione di pazienti in DP più giovane rispetto al gruppo di controllo: 35 mesi (range 1-96 mesi) e 53,6 (range 1-324 mesi). Le comorbidità all’inizio del trattamento erano maggiormente rappresentate da ipertensione arteriosa, vasculopatia polidistrettuale, cardiopatia degenerativa, diabete e neoplasia.

Risultati

Il gruppo dei pazienti in dialisi peritoneale ha avuto un case mix più basso sia al momento dell’iscrizione in lista d'attesa, sia al momento del trapianto rispetto ai pazienti in emodialisi.

Il numero dei giorni di DGF (Delay Graft Function) nel gruppo di dialisi peritoneale è risultato statisticamente più basso rispetto al gruppo di controllo in HD: 1,8 giorni contro 6 giorni.

Le Primary Non Function sono risultate in egual numero, 9 e 10 in entrambi i gruppi, la maggior parte per trombosi venosa immediata, un solo caso di rottura del rene a causa di un rigetto iperacuto ed un caso di grave sepsi da Acinetobacter (entrambi nel gruppo DP).

A lungo termine inoltre le incidenze di perdita del graft sono risultate simili nei due gruppi: 9/86 e 12/85 pazienti hanno perso la funzionalità del graft rispettivamente DP ed HD. 

Non sono state registrate differenze significative sull’incidenza di complicanze chirurgiche (infezione della ferita, linfocele), di infezioni virali e di rigetto acuto nell’immediato post-trapianto. La creatininemia, analizzata a un mese, sei mesi, un anno e due anni dal trapianto ha mostrato un andamento più favorevole nel gruppo della DP, rispettivamente 1,1 – 1,3 – 1 – 1.09 mg/dl; nel gruppo in HD 1,88 – 1,52 – 1,46 – 1,43 mg/dl.

Conclusioni

Basandoci sulla nostra esperienza, il trattamento dialitico peritoneale presenta dei vantaggi nell'immediato post trapianto e risultati sovrapponibili nei due gruppi per quanto riguarda la sopravvivenza del graft e del paziente a medio e lungo termine.

Nei pazienti provenienti dalla dialisi peritoneale abbiamo osservato una miglior funzione renale alla fine del follow up. E’ da segnalare come anche nella nostra esperienza i pazienti provenienti dalla dialisi peritoneale avessero una migliore funzione renale residua al momento del trapianto renale, che ha comportato una minore DGF: questo dato, in un certo senso atteso dal momento che erano stati adottati tutti gli accorgimenti volti a preservare il più a lungo possibile la funzione renale residua, potrebbe aver contribuito alla miglior funzione renale riscontrata al termine del periodo di follow-up; anche il minor tempo trascorso in lista d’attesa di trapianto potrebbe avere influito favorevolmente sul decorso post-trapianto.

release  1
pubblicata il  03 maggio 2016 
da Barbara Oliva, Antonio Amato, Rosa Turdo, Valentina Vinti, Flavia Caputo
(UOC Nefrologia con Trapianto Ospedale Civico Palermo)
Parole chiave: dialisi peritoneale
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