La sclerosi peritoneale incapsulante (EPS) è una complicanza rara, ma severa, della dialisi peritoneale (DP). La mortalità è circa il 50%, se non trattata precocemente. Quindi è importante identificare i pazienti a rischio di sviluppare EPS. Nessun test di screening è attualmente disponibile.
Scopo dello studio è valutare se il delta del sodio (ΔNa60) è in grado di identificare precocemente, in associazione o meno ad altri parametri, i pazienti che svilupperanno EPS.
Sono stati studiati i pazienti incidenti in DP dal 1994 al 2014. In tutti i soggetti è stato eseguito un 3.86%-PET nei primi tre mesi dall’inizio della DP e poi una volta l’anno. È stata valutata l’ultrafiltrazione peritoneale (UF), l’assorbimento del glucosio (D/D0), il coefficiente di trasporto dei piccoli soluti (D/PCreat) e il ΔNa60.
Di 161 pazienti arruolati, 13 (8%) hanno sviluppato EPS.
Il ΔDNa60 mostrava i valori migliori di sensibilità e specificità valutati con la curva ROC con un’area sotto la curva (AUC), rispettivamente a 1, 2 e 3 anni prima dello sviluppo di EPS, di 0.90, 0.83 e 0.85.
All’analisi multivariata i fattori più utili nel predire l’EPS erano l’età all’inizio della DP, la durata della DP, il D/PCreat e il ΔDNa60, mentre la previsione non migliorava aggiungendo al modello il sesso, l’albumina plasmatica, il numero di peritoniti, l’UF, il D/D0 e la modalità di DP; l’AUC a 1, 2 e 3 anni prima dello sviluppo dell’EPS era, rispettivamente, 0.97, 0.96 e 0.94 (figura 1), il valore predittivo positivo era 0.48, 0.57 e 0.42, il valore predittivo negativo era 1.0, 1.0 e 1.0.
È possibile predire l’EPS da 1 a 3 anni prima del suo sviluppo, usando semplici parametri come l’età all’inizio della DP e la durata della DP e parametri ottenuti con il 3.86%-PET come D/PCreat e ΔDNa60.