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BRUNO MEMOLI - Young Investigator Award (YIA)

IL TEST DI EQUILIBRAZIONE PERITONEALE AL 3.86% E IL DELTA DEL SODIO: DUE STRUMENTI POTENTI ED EFFICACI CHE PERMETTONO UNA DIAGNOSI PRECOCE DELLA SCLEROSI PERITONEALE INCAPSULANTE

comunicazione

Figura 1 di 14.

Titolo



Figura 2 di 14.

La sclerosi peritoneale incapsulante (EPS) è una complicanza rara, ma la più temibile della dialisi peritoneale associata ad alta mortalità. Sarebbe utile identificare i pazienti a rischio, ma ad oggi non esiste alcun test di screening.



Figura 3 di 14.

Ipotesi test di screening: biopsia seriata del peritoneo? Utile per la diagnosi, ma non per lo screening in quanto non esistono alterazioni morfologiche precoci specfiche per EPS.



Figura 4 di 14.

Ipotesi test di screening: biomarcatori? Alcuni studi ne dimostrano l'utilità, ma un lavoro del 2014 mette in discussione il ruolo delle citochine nel predire l'EPS.

Sampimon PDI 2010;30:163-169

Lopes Barreto AJKD 2015; 65(5):748-53

Goodlad PDI 2014;34:594-604



Figura 5 di 14.

Ipotesi test di screening: parametri del trasporto peritoneale? Utilità dell'UF isolata, misurata con il PET-2.27%, nel discriminare tra pazienti che svilupperanno EPS e pazienti sani che non la svilupperanno.

Lambie KI 2010; 78:611-618



Figura 6 di 14.

Ipotesi test di screening: parametri del trasporto peritoneale? L'UF misurata con il PET-3.86% non è in grado di distinguere tra pazienti che svilupperanno EPS e quelli con UFF che non la svilupperanno. Il FWT ha il miglior potere discriminativo tra pazienti che svilupperanno EPS e pazienti con UFF che non svilupperanno la malattia.

Sampimon NDT 2011;26:291-298

Sampimon Adv Perit Dial 2014;30:21-26



Figura 7 di 14.

Ipotesi test di screening: parametri del trasporto peritoneale? Ad un'analisi multivariata il sieving del sodio risulta essere il più potente ed indipendente fattore di rischio associato con EPS.

Morelle JASN 2015;26:1-13



Figura 8 di 14.

Nel notro studio abbiamo voluto vedere se i parametri ottenuti con il 3.86%-PET sono in grado di predire l'EPS. Analizzati 161 pazienti. 13 casi di EPS.



Figura 9 di 14.

All'analisi multivariata, considerando singolarmente i fattori di rischio noti per EPS, l'età all'inizio della DP, la durata della DP e il sieving del sodio risultano gli unici potenti ed indipendenti fattori di rischio associati con EPS.



Figura 10 di 14.

Abbiamo analizzato sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e valore predittivo negativo di diversi parametri. Il Sieving del sodio è il parametro che, considerato come predittore singolo, si associa ai migliori valori di ensibilità e specificità con le migliori cureve ROC.



Figura 11 di 14.

Abbiamo eseguito l'analisi multivariata considerando insieme i parametri più significativi per sensibilità e specificità a cui abbiamo aggiunto l'età all'inizio della DP, ottenendo le migliori curve ROC. Questi 4 parametri considerati insieme sono in grado di predire lo sviluppo, ma soprattutto il mancato viluppo, dell'EPS a partire da tre anni prima della sua insorgenza.



Figura 12 di 14.

Questi grafici mostrano i valori di cut-off dei parametri più significativi della curva ROC. I quadratini rossi, i 13 pazienti che hanno sviluppato EPS, si localizzano sempre nella stessa area del grafico.



Figura 13 di 14.

Rappresentazione a semaforo. Se un paziente si localizza nel quadrante verde non ha alcun rischio di sviluppare la malattia nei 3, 2 e 1 anno successivo. Se il paziente si localizza nel quadrante rosso è ad alto rischio di sviluppare la malattia e dovrà essere seguito attentamente nel tempo.



Figura 14 di 14.

Semplici parametri clinici, età all'inizio della DP e durata della DP, associati a parametri ottenuti semplicemente con il 3.86%-PET, D/P creatinina e sieving del sodio, sono in grado di predire l'EPS a partire da tre anni prima del suo sviluppo e potrebbero quindi essere usati come test di screening.

Tra questi parametri il sieving del sodio è il più potente ed indipendente predittore per EPS.



release  1
pubblicata il  10 maggio 2016 
da Elisabetta Sironi, Selena Longhi, Carmen Maria Luise, Chiara Ravasi, Vincenzo La Milia, Giuseppe Pontoriero
(Nefrologia e Dialisi Ospedale A. Manzoni Lecco Università degli Studi Milano-Bicocca)
Parole chiave: dialisi peritoneale, sclerosi peritoneale incapsulante
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