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BRUNO MEMOLI - Young Investigator Award (YIA)

Serve misurare la pressione intraperitoneale?

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Razionale

Il volume di riempimento intraperitoneale (VIP) è uno dei fattori che maggiormente influenza l’efficienza dialitica condizionandone contemporaneamente la tollerabilità, attraverso l’aumento della pressione idrostatica endoperitoneale (PIEP). Inoltre alcune complicanze della metodica sembrerebbero correlate all’aumento della PIEP. Nonostante il VIP sia un parametro prescrittivo basilare, viene poco personalizzato e spesso vengono utilizzati VIP uguali per tutti i pazienti. 

L’obiettivo dello studio è stato quello di misurare la PIEP con diversi VIP, normalizzati per alcune misure antropometriche, al fine di identificare quella che più fosse in grado di predire la PIEP. 

Casistica e Metodi

Ventuno pazienti afferenti al nostro Centro (età: 51.6±16 aa; M/F: 15/6; età dialitica 23 ±23.5 mesi; peso 69 ± 14 Kg; altezza 168 ± 10.4 cm, BMI 24.2 ± 3.3 Kg/h2; BSA 1.7 ± 0.2 m2), sono stati sottoposti alla misurazione della PIEP secondo il metodo descritto da Durand. La misurazione della PIEP è stata effettuata con VIP decrescenti da 3000 a 1500 ml.

La relazione tra VIP e PIEP è stata misurata con la correlazione di Pearson, esprimendo il VIP in valore assoluto (ml) e normalizzato per peso corporeo (ml/Kg), superficie corporea (ml/BSA) ed indice di massa corporea (L x BMI).

Risultati

La relazione tra VIP e PIEP è lineare e significativa sia quando il VIP è espresso in misura assoluta (ml; R2 0.17, p<0.01) sia quando è normalizzato per il peso corporeo (ml/Kg; R2 0.03, p<0.03), per BSA (ml/m2; R2 0.11, p<0.01) per BMI (L x BMI; R2 0.32, p<0.01, fig.1). La normalizzazione del VIP per le misure antropometriche non consente di predire con maggiore accuratezza la PIEP.

Conclusioni

VIP e PIEP hanno una relazione lineare, tuttavia esiste una grande variabilità interindividuale. Per questo motivo la PIEP dovrebbe essere misurata in ogni paziente e considerata un elemento prescrittivo al pari di altri tests funzionali, con cui individualizzare la prescrizione, massimizzandone l'efficienza.  

Giuliani A.(1), Sivo F.(2), Cordova M.(2), Nave A.(2), Massimiani D.(2), Falcone C.(2), Punzo G.(2), Menè P.(2), Domenici A.(2)
((1)Dipartimento di Nefrologia Dialisi e Trapianto, International Renal Research Institute (IRRIV),Ospedale San Bortolo, Vicenza; (2)Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Divisione di Nefrologia, Ospedale Sant'Andrea, Università “Sapienza”, Roma)
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