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BRUNO MEMOLI - Young Investigator Award (YIA)

Valutazione dello stato di

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Razionale

Ad oggi i trattamenti sostitutivi della funzione renale con emodialisi o dialisi peritoneale, appaiono equivalenti in termini di efficienza nel tempo e di sopravvivenza. Da sempre si sostiene che il paziente in dialisi peritoneale sia maggiormente consapevole ed autonomo rispetto al paziente in emodialisi ma tale valutazione è sempre stata di tipo soggettivo e mai oggettivamente misurata. Scopo dello studio è stato quello di  misurare lo stato di "Health Engagement" del paziente, confrontando due popolazioni: pazienti in dialisi peritoneale ed emodialisi. 

Casistica e Metodi

Abbiamo arruolato 100 pazienti, matchati per sesso, età, comorbidità ed età dialitica. I pazienti sono stati valutati con l’ausilio di scale psicometriche: PHE (Patient Health Engagement) che valuta lo stato di elaborazione emotivo della malattia e PAM (Patient Activation Measure) che rileva il grado di competenza nella gestione del prorpio stato di salute. Le scale sono validate in diverse aree medico specialistiche ma mai in ambito nefrologico. Il confronto dello scoring delle scale tra i due gruppi di pazienti è stato valutato con il test di Stuart Maxwell. La correlazione tra le variabili continue (età e tempo in dialisi) e categoriche (comorbidità) con i punteggi delle scale è stata effettuata rispettivamente con il test di Kruskall-Wallis e il test di Fisher.

Risultati

Il 76% dei pazienti in dialisi peritoneale si colloca al IV livello della scala PAM, mentre per i pazienti in emodialisi solo nel 34% dei casi (p<0.001). Per la scala PHE invece le percentuali dei punteggi al IV, III e II livello non sono significativamente diverse nei due gruppi (p=0.07). L'età, il tempo di permanenza in emodialisi e dialisi peritoneale e le maggiori comorbidità non sono correlati in modo statisticamente significativo con i punteggi di entrambe le scale. 

Conclusioni

I pazienti in dialisi peritoneale dimostrano un ottimo grado di elaborazione emotiva e di coinvolgimento attivo nella gestione della malattia.

Bonincontro ML., Carraro M., Leonardi S., Bosco M., Giudici F., Boscutti G.
(S.C. Nefrologia e Dialisi Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti” di Trieste.)
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