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BRUNO MEMOLI - Young Investigator Award (YIA)

L’ultrafiltrazione peritoneale: trattamento alternativo dello scompenso cardiaco congestizio refrattario

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Razionale

Diversi case-reports hanno messo in evidenza come l’ultrafiltrazione peritoneale (PUF) possa rappresentare una valida alternativa terapeutica per i pazienti con scompenso cardiaco (SC) congestizio e insufficienza renale cronica (IRC), in terapia medica ottimizzata, refrattari alla terapia diuretica. L’obiettivo del lavoro era di valutare l’efficacia della PUF in termini di riduzione delle ospedalizzazioni e miglioramento clinico. Riportiamo la nostra esperienza.

Casistica e Metodi

Si avviavano al trattamento con PUF pazienti con: SC da disfunzione sistolica del ventricolo sinistro; almeno due ricoveri per SC congestizio nell’anno precedente; terapia medica ottimizzata; importante congestione nonostante massimizzazione della terapia diuretica; eGFR < 60 ml/min. Il trattamento prevedeva uno scambio notturno con Icodestrina a giorni alterni. Mensilmente veniva eseguita valutazione clinica e bioumorale presso l’ambulatorio cardio-nefrologico.

Gli end point valutati prima e dopo il trattamento con PUF erano: numero di ospedalizzazioni; classe NYHA, variazioni di eGFR.

Risultati

Nel periodo 12/2011-12/2013, sono stati arruolati sette pazienti (5 uomini e 2 donne, età media 67.2+10 anni, ), seguiti per 12 mesi.

Non venivano osservate complicanze significative eccetto un caso di momentanea dislocazione del catetere risoltasi spontaneamente.

Al termine del follow-up, si registrava una riduzione significativa del numero dei ricoveri (p<0.001, Figura1A) e un incremento significativo della classe NYHA (p=0.02, Figura 0B). Il eGFR si manteneva stabile, non mostrando variazioni significative rispetto all’inizio del trattamento (19.3+11 vs 20.2+2 ml/min, p=0.084, Figura 0C).

Conclusioni

In pazienti con scompenso cardiaco congestizio e IRC refrattari alla terapia diuretica, il trattamento con PUF si associa a una riduzione delle ospedalizzazioni e un miglioramento della classe funzionale, mantenendo stabile la funzionalità renale.

Talarico R.(2), Misuraca G(1), Mollica A.(2), Cloro C.(1), Fuscaldo G.(1), Tomaselli C.(1), Lofaro D.(2), Paci A.(1), De Rosa F.(1), Bonofiglio R.(2)
((1)UOC di Cardiologia, Ospedale dell’Annunziata, Cosenza; (2)Centro di Ricerca “Rene e Trapianto”, UOC di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Ospedale dell’Annunziata, Cosenza)
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