Diversi studi hanno documentato la carenza di vitamina D nella popolazione generale ed in particolare nei pazienti in dialisi. Tale condizione riscontrata sia in emodialisi che in dialisi peritoneale sembra determinare un alterato metabolismo del glucosio. Alcuni studi su pz in emodialisi hanno infatti evidenziato un miglioramento dell’insulina resistenza dopo trattamento con 1,25(OH)2D3 per 4-26 settimane. Recentemente è stata riscontrata in pz in dialisi peritoneale una correlazione negativa tra i livelli di 25(OH)D e l’insulino resistenza.
Misurare i livelli sierici di 25(OH)D e valutare la correlazione esistente con l’insulino resistenza in un gruppo di pazienti in trattamento dialitico peritoneale in CAPD.
Abbiamo arruolato 21 pz stabili (9 F, 12 M) in trattamento dialitico peritoneale (CAPD) come prima scelta, con età anagrafica media di 64±9.5 aa ed età dialitica media di 36.1±32 mesi. In tutti i pz sono stati presi in considerazione i seguenti parametri: dosaggio 25(OH)D e 1.25(OH) D (dopo 7 gg di wash-out di terapia con calcitriolo), calcemia, fosforemia, fosfatasi alcalina, PTH, albuminemia, Hb, adeguatezza dialitica. 14 pz avevano una diuresi residua > 500 ml/24 ore. L’insulino resistenza è stata valutata mediante HOMAIR. Per il calcolo dell’HOMAIR si è utilizzata la formula pubblicata da Matthews: HOMA-IR = [Insulina (μU/mL) x Glicemia (mmol/L)] /22,5. (Matthews D.R. 1985) [1]
Tutti i pz presentavano normali indici di adeguatezza dialitica (Ccr/sett 64±13 l/sett; KT/Vsett 2,5± 0,4), l’albuminemia era 3,6±0,3 g/dl, l’Hb 11,5± 0,4 g/dl, calcemia 9,2±0,6 mg/dl; fosforemia 4,8±0,7mg/dl; FA 206±58, PTH 306±104 pg/ml, 25(OH)D 12.9±7.4, 1.25(OH)D 16.7±11.9, insulinemia 14.3±8, HOMAIR 3.49±1.86.
11 pz avevano valori inferiori a 15 ng/ml di 25(OH)D (7.4±2.8) , mentre 10 pz presentavano valori superiori (19±6.1). Il gruppo di pz con bassi valori di 25(OH)D aveva l’HOMAIR 4.08±2 mentre il gruppo con valori considerati normali aveva l’HOMAIR 2.84±1.5. Nonostante la differenza nei valori di HOMAIR nei due gruppi non veniva raggiunta la significatività statistica. Inoltre bassi valori di 25(OH)D erano più rappresentati nelle femmine (78%) rispetto ai maschi (33%).
Diversi studi dimostrano la presenza di bassi valori di 25(OH)D nei pz in dialisi. Recentemente è stato suggerito che questa condizione possa essere responsabile di un alterato metabolismo del glucosio dimostrato da un aumentata resistenza all’insulina nei pz in dialisi peritoneale (Mehmet E. 2010). [2]Il nostro studio pur rilevando valori mediamente più alti di HOMAIR nei pz con bassi valori di 25(OH)D non permette di esprimere un giudizio certo non avendo raggiunto la significatività statistica. Riteniamo che solo un arruolamento di un numero più consistente di pazienti possa verificare la validità di tale ipotesi. Segnaliamo come nel nostro studio sia più frequente nelle donne una condizione di ipovitaminosi D con un maggior rischio metabolico.
[1] Matthews DR, Hosker JP, Rudenski AS et al. Homeostasis model assessment: insulin resistance and beta-cell function from fasting plasma glucose and insulin concentrations in man. Diabetologia 1985 Jul;28(7):412-9
[2] Bindal ME, Taskapan H Hypovitaminosis D and insulin resistance in peritoneal dialysis patients. International urology and nephrology 2011 Jun;43(2):527-34
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